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Terlizzi (BA): i micro ortaggi della startup Mi Green Food

Il futuro dell'alimentazione (e del gusto) passa dai super food, cibi ricchissimi di valori nutrizionali, innovativi per qualità e produzione. Tra loro spiccano i micro ortaggi, piante commestibili cresciute appena in 10-15 giorni, foglioline toccasana per la salute e il palato, utilizzate anche dai migliori chef gourmet. La Puglia, regione tra le più importanti per l'agricoltura in Italia, dimostra di essere all'avanguardia nel settore anche grazie all'impegno di startup come Mi Green Food, azienda avviata l'anno scorso a Terlizzi, cittadina barese spesso conosciuta per la produzione vivaistica.



I micro ortaggi vengono prodotti in coltivazioni verticali, le cosiddette vertical farm, al cui interno vi sono celle irradiate da piccolissimi led che simulano la luce solare. Le piante possono così crescere normalmente in un ambiente climatizzato, come se fossero all'aperto, mantenendo intatti i principi nutrizionali: "Questi - spiega Marina Mastropierro, fondatrice di Mi Green Food - possono essere in misura anche superiore e concentrata rispetto all'ortaggio maturo" come testimoniano studi sull'argomento di prestigiose università americane.

"Produciamo - prosegue - cime di rapa, crescione, cavolo rosso, ravanelli e borragine. I micro ortaggi vengono utilizzati per completare il gusto o l'estetica di un pasto gourmet ma ci rivolgiamo anche al consumatore finale per la preparazione, ad esempio, di panini e insalate".

La startup, che si avvale, tra gli altri, dei preziosi contributi forniti dall'agronomo Giuseppe Lucarelli e dello chef stellato pugliese Felice Sgarra, ha partecipato alla maratona 'Digithon', ottenendo un buon 13mo posto confrontandosi con le migliori esperienze innovative d'Italia: "L'idea - spiega ancora Mastropierro - nasce in base a numerose variabili. L'argomento mi ha colpito fin da subito, sviluppando poi l'idea imprenditoriale".

Così, a Terlizzi, è nata la prima vertical farm del paese, in un ambiente indoor, ricavato da un'ex stalla ristrutturata e resa più ecologica con l'utilizzo di pannelli fotovoltaici. Le coltivazioni sono altre 2 metri e divise in "scaffali". Si può così produrre 365 giorni l'anno senza il problema del meteo impazzito, anche a causa dei cambiamenti climatici: "Questa possibilità - aggiunge Mastropierro - non sostituisce l'agricoltura tradizionale ma si affianca potendo produrre in piccoli spazi, anche a casa propria".

Mi Green Food ha già attirato la curiosità in Italia e anche all'estero, grazie alla partecipazione alla prestigiosa kermesse "Seeds&Chips" di Milano, a cui ha preso parte anche l'ex presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama: il futuro dei micro ortaggi è appena germogliato.
Data di pubblicazione: