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Crisi EHEC del 2011: le autorita' tedesche devono risarcire le aziende spagnole accusate

La lunga causa legale tra le due società ortofrutticole spagnole accusate dalle autorità amburghesi di essere la causa della crisi dell'epidemia di batterio potenzialmente letale EHEC (Escherichia coli O104) del 2011 si è finalmente conclusa. Le autorità tedesche, infatti, avevano accusato pubblicamente le società, citandole per nome. Tuttavia, le accuse si sono rivelate in seguito ingiuste (cfr. FreshPlaza del 01/06/2011) e la Germania è stata condannata a corrispondere un risarcimento alle aziende spagnole, la cui somma però non è stata resa nota.


Tonnellate di verdure furono distrutte nei Paesi Bassi. L'immagine è tratta da un documentario prodotto dal canale televisivo olandese TV West, che parla delle conseguenze per i produttori di cetrioli.

La crisi EHEC del 2011
Il momento in cui i cetrioli furono tacciati come la causa della crisi di Escherichia Coli è stampato indelebilmente nella memoria di chiunque avesse minimamente a che fare con l'orticoltura. Il servizio sanitario tedesco mise in guardia sulle produzioni di due società spagnole. Come si scoprì più tardi, però, le accuse furono mosse ingiustamente, ma il danno ormai era stato fatto. Nell'estate del 2011 furono circa 56 milioni di kg le verdure gettate vie e non furono raccolti prodotti come cetrioli, peperoni e pomodori su una superficie complessiva circa 500 ettari. Le due società spagnole ora hanno ricevuto il risarcimento dal governo di Amburgo.

Differenze generali e specifiche
La condanna è arrivata perché il servizio sanitario di Amburgo nominò queste due aziende come fonte dei prodotti contaminati. Di conseguenza, le due aziende sporsero denuncia contro le autorità amburghesi e le citarono in giudizio per un risarcimento di 2,28 milioni di euro - i danni scaturiti dalla crisi EHEC - senza però ottenere la cifra richiesta. Tuttavia il giudice decise che il governo amburghese dovesse risarcire parte dei danni: la differenza tra i danni generali dovuti all'EHEC, che interessarono l'intero settore, e i danni causati dall'avere citato per nome le due aziende. L'importo esatto non è stato reso pubblico. Secondo fonti tedesche, l'importo del risarcimento sarebbe comunque a sei cifre.

Capitolo chiuso
Neanche uno dei protagonisti - Richard Soepenberg, di Frunet Bio - parla della cifra. La società commerciale spagnola è una delle due aziende citate per nome. Per settimane il loro commercio è rimasto fermo e i clienti perduti difficilmente sono ritornati, anche quando si è appurato che l'azienda non aveva niente a che fare con l'epidemia di EHEC.

"Il proprietario della società è soddisfatto e ritengo che anche l'altra parte sia contenta di potere finalmente chiudere questo brutto capitolo. Tutta questa storia ci ha tenuti occupati per sei anni". L'anno scorso il giudice ha deciso che ci sarebbe stato un risarcimento. "Tuttavia, quale parte dei danni totali è ritenuta generale e quale dovuta alla pubblica accusa delle due società? E' molto difficile deciderlo. Ora è stato determinato e tutti sembrano soddisfatti. Finalmente è finita".

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: