Polonia: prezzi dei pomodori in drastico aumento

"La situazione dei prezzi sul mercato polacco dei pomodori coltivati in serra si è trasformata in modo drammatico successivamente al vistoso calo dei prezzi della scorsa settimana. I pomodori sono diventati il 20% circa più costosi rispetto allo scorso fine settimana". E' quanto ha condiviso Agnieszka Arcimowicz, di Targban.

A seconda della qualità, l'attuale prezzo dei pomodori varia tra i 0,50 e i 0,60 euro al chilo, mentre alla fine della scorsa settimana era inferiore ai 0,45 euro al chilo.

Agnieszka ha dichiarato che l'iniziale calo dei prezzi era stato causato dalle elevate temperature, che hanno fatto maturare più velocemente del previsto i pomodori coltivati in pieno campo, con conseguente saturazione del mercato. Ora che la situazione si è normalizzata, i prezzi dei pomodori standard da serra sono aumentati per via dell'offerta limitata.

Opportunità per i peperoni polacchi
L'elevato prezzo dei peperoni nei Paesi Bassi ha fatto sì che ci fosse più domanda per gli equivalenti polacchi. I peperoni rossi olandesi si vendono al momento al prezzo di 7,50 euro al chilo, contro i 3,55 euro al chilo di quelli polacchi, e i peperoni verdi al prezzo di 5,75 euro al chilo, contro i 2,95 euro al chilo polacchi.

"I nostri volumi d'esportazione sono aumentati, soprattutto per quanto riguarda i peperoni rossi e quelli gialli. Sebbene i medio-lunghi risultino meno attraenti per via della loro forma, la differenza di prezzo attrae in ogni caso l'attenzione dei venditori all'ingrosso".

Targban è specializzata in prodotti orticoli di fascia premium, e afferma che la situazione attuale risulta positiva per l'azienda.

"I dati relativi alle nostre vendite all'esportazione sono aumentati rispetto allo scorso anno, grazie prevalentemente alle vendite dirette a nuove destinazioni, come Danimarca, Svezia e Croazia. I mercati scandinavi presentano una domanda molto impegnativa in termini di qualità, ma sono disposti a pagare di più per un prodotto perfetto. D'altro canto, in Paesi come la Croazia o l'Europa meridionale, sono maggiormente disposti a farsi bastare una qualità inferiore, a patto di fare buoni affari", conclude Agnieszka.

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Agnieszka Arcimowicz
Targban
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