Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Gran Bretagna: il prezzo del lime si dimezza nell'arco di un mese

Il mese scorso, i prezzi dei lime in Regno Unito erano di 10 sterline a cartone, una cifra eccezionalmente elevata, che, secondo Rob Cullum della Pacific Produce, non poteva durare a lungo (cfr. FreshPlaza del 17/07/2017). E' trascorso un mese: qual è il prezzo ora?

Come previsto, quella quotazione tanto elevata non era sostenibile, e a metà agosto era già diminuita a 5-6 sterline a cartone. "In alcuni casi si può andare in panico dovendo ridurre il prezzo di un frutto a bassa conservabilità persino sotto le 4 sterline", ha affermato Rob.

Qui di seguito, secondo Rob, alcune ragioni per il calo di prezzo. "L'offerta di lime da parte dei due fornitori più importanti, Brasile e Messico, è aumentata. Ma i prezzi elevati attraggono chiunque sia in possesso di lime da vendere, e tutti li hanno inviati in Gran Bretagna e in Europa, proprio per via degli ottimi prezzi. Il lime viene inoltre importato anche da Paesi che ne producono meno, come Colombia e Guatemala".


Rob ha continuato spiegando che le persone osservano cosa viene inviato dai produttori principali, e se i volumi sono inferiori a quello che consumano allora si crea un vuoto; molti però tralasciano le altre fonti di approvvigionamento. C'è la tendenza a dire che il volume totale proveniente da Messico e Brasile sia diminuito di 20 container, ma tale carenza può, in questo periodo dell'anno, essere recuperata attraverso l'approvvigionamento da Israele, Spagna, Guatemala e Colombia.

"Un'altra ragione del calo è che, quando il frutto comincia ad avere un prezzo troppo elevato, le persone smettono di acquistarlo. Pub e ristoranti cominciano a usare fettine più piccole, o sostituiscono completamente i lime con i limoni. Anche il clima è un fattore determinante: luglio è stato un mese molto caldo, ma ora le temperature elevate sono più sporadiche. Siamo dunque passati da un clima molto caldo con un'offerta ridotta, a un clima variabile con una maggiore offerta e con limoni molto economici. Tutte queste cose messe assieme hanno provocato l'abbattimento dei prezzi".

Rob riconosce inoltre che i prezzi potrebbero ulteriormente diminuire, prima di aumentare nuovamente. Si tratterebbe di un'ulteriore rettifica, il che accade spesso nel settore dei lime. "Si registrerà di nuovo un normale livello dei prezzi, ma questo potrebbe accadere all'inizio di autunno, quando il consumo sarà in calo".

"C'è sempre qualcosa che può coglierci di sorpresa con i lime; non mi scommetterei dunque la camicia sulle previsioni future. Tanto per fare un esempio, siamo nel pieno della stagione degli uragani. Finora i lime non ne hanno risentito, cosa che è invece accaduta alle banane prodotte in Messico".

Per maggiori informazioni:
Robert Cullum
Pacific Produce
Tel.: +44 (0) 1865877801
Email: rob@pacificproduce.co.uk
Web: www.pacificproduce.co.uk

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: