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Estendere la conservabilita' dei meloni con l'ozono: i risultati di uno studio dell'Universita' di Viterbo in collaborazione con De Nora

I ricercatori del Dipartimento per l'Innovazione nei Sistemi Biologici Agroalimentari e Forestali (DIBAF) dell'Università della Tuscia di Viterbo hanno dimostrato gli effetti positivi dell'ozono anche sulla conservazione dei meloni durante lo stoccaggio refrigerato. Allo studio ha collaborato Cristian Carboni, Food Market & Applications Manager di De Nora.

Rispetto ad altre tipologie di prodotti (fragole, lamponi, mirtilli, ecc. dove l'ozono è già ampiamente utilizzato), in cui il principale beneficio è dato dall'inibizione dello sviluppo delle muffe e della carica batterica, nei meloni l'ozono controllo anche la maturazione mediante l'abbattimento dell'etilene prolungando, anche a basse concentrazioni, la conservabilità mantenendo i parametri qualitativi del prodotto inalterati.

"Dai risultati si evince che l'ozono - spiega il prof. Rinaldo Botondi, docente del Dipartimento per l'Innovazione nei Sistemi Biologici Agroalimentari e Forestali - mostra un'azione positiva sul controllo del rammollimento del frutto di melone durante la conservazione a 6 °C verificabile sia mediante la valutazione dei dati della consistenza sia attraverso lo studio delle cinetiche enzimatiche di PG, α– arabinopyranosidase, β – galactopyranosidase".





L'azione degli enzimi di parete sul mantenimento della consistenza del frutto sembra essere esercitata attraverso il controllo della produzione di etilene dei campioni trattati con ozono gassoso.





Questi dati, insieme a quelli fisiologici dell'etilene, consentono quindi di affermare che l'utilizzo della tecnologia dell'ozono fornito allo stato gassoso permette di prolungare la conservazione a 6 °C dei frutti di melone Cantalupo cv Caldeo, mantenendo i parametri qualitativi.

Inoltre il trattamento con ozono svolge un'azione sul controllo della crescita microbica dei mesofili totali.





La tecnologia di generazione e gestione dell'ozono all'interno delle celle, fornita da Industrie De Nora, risulta semplice per l'utilizzo e l'installazione, facilmente integrabile negli impianti esistenti e sicura per gli operatori.

"Questo innovativo studio - sottolinea Cristian Carboni, Food Market & Applications Manager di De Nora - conferma che l'utilizzo dell'ozono nelle celle di conservazione di prodotti ortofrutticoli porta innumerevoli vantaggi. Infatti, oggi sono numerose le aziende che hanno acquistato impianti ad ozono da utilizzare proprio nelle celle con evidenti vantaggi nella conservazione di meloni, piccoli frutti, agrumi, kiwi, cipolle, pomodori, carote, patate, ecc."

Fonte: Mauro Toti, Cristian Carboni, Rinaldo Botondi "Postharvest gaseous ozone treatment enhances quality parameters and delays softening in Cantaloupe melon during storage at 6°C", 2017, "Journal of The Science of Food and Agriculture"

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De Nora è una multinazionale italiana leader nella creazione di prodotti e tecnologie per la crescita sostenibile: risparmio energetico e trattamento delle acque. E' il primo gruppo al mondo nella fornitura di elettrodi per processi elettrochimici e tra i protagonisti riconosciuti nelle tecnologie e processi per il trattamento e la disinfezione delle acque.
I prodotti De Nora rappresentano elementi chiave, ad alto valore aggiunto, che rendono possibili processi di trasformazione per molteplici applicazioni industriali: nella chimica, purificazione delle acque, elettronica, energy storage e nella protezione di infrastrutture.
De Nora è presente in 11 Paesi del mondo con 29 sedi, 13 stabilimenti produttivi, servendo clienti in 119 Paesi. I centri di ricerca & sviluppo sono in Italia, Usa e Giappone. Attualmente la Società detiene 344 famiglie di brevetti con più di 2000 estensioni territoriali.
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