Commercio al dettaglio: l'andamento a giugno 2017
Nel complesso del secondo trimestre 2017, tuttavia, il valore delle vendite diminuisce, rispetto al trimestre precedente, sia in valore sia in volume, rispettivamente dello 0,3% e dello 0,2%. Nello stesso periodo, le vendite di beni alimentari registrano una diminuzione dello 0,3% in valore e dello 0,2% in volume; quelle di beni non alimentari diminuiscono dello 0,2% in valore e dello 0,3% in volume.
Rispetto a giugno 2016, le vendite al dettaglio registrano un'accelerazione della crescita, aumentando dell'1,5% in valore e dell'1,3% in volume. Per i prodotti alimentari si rileva una crescita dell'1,7% in valore e dello 0,7% in volume. Le vendite di prodotti non alimentari aumentano dell'1,6% sia in valore sia in volume.
Forma distributiva e tipologia di esercizio
Rispetto a giugno 2016 il valore delle vendite al dettaglio aumenta sia per la grande distribuzione (+2,4%) sia per le imprese operanti su piccole superfici (+0,9%).
Nella grande distribuzione le vendite registrano variazioni positive in entrambi i settori merceologici: +2,5% per i prodotti alimentari e +2,2% per quelli non alimentari. Per le imprese operanti su piccole superfici si registra una diminuzione dello 0,3% per i prodotti alimentari e un aumento dell'1,1% per quelli non alimentari.
Con riferimento alla tipologia di esercizio della grande distribuzione, a giugno 2017 il valore delle vendite al dettaglio segna un aumento tendenziale del 2,1% per gli esercizi non specializzati e un incremento del 4,0% per quelli specializzati. Tra i primi aumenta sia il valore delle vendite degli esercizi a prevalenza alimentare (+2,2%) sia quello degli esercizi a prevalenza non alimentare (+1,3%).
Commercio al dettaglio per tipologia di esercizio della Grande distribuzione Dati in valore - giugno 2017 (dati provvisori), variazioni percentuali (indici in base 2010=100)
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Tra gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare, il valore delle vendite aumenta soprattutto per i discount (+3,1%); si rilevano aumenti anche per i supermercati e gli ipermercati (rispettivamente +2,0% e +1,7%).