Strategie aziendali: non esistono piu' scelte giuste, esistono scelte coerenti
I dati sono la piattaforma. Funziona molto bene quando possiamo fare tesoro delle vicende passate; sicché, quando i conti tornano, siamo davanti a una decisione 'GIUSTA'.
I risvolti di questo schema, tuttavia, possono essere molto negativi: parlare di "giusto", infatti, significa contrapporlo a qualcosa di "sbagliato", per definizione. Ciò crea le condizioni per un'aggressività e una chiusura nei confronti di chi non si riconosce in questo schema.
Una certezza granitica può inoltre innescare il fenomeno cosiddetto dell'ancoraggio. Cioè la tendenza a diminuire l'ansia legata all'incertezza legandosi a dati e cifre, che potrebbero anche non reggere alla prova dei fatti. Infine, emotivamente si investe in un finale da '...e vissero tutti felici e contenti'.
Oggi questo schema viene messo in crisi dalla velocità con cui cambia il contesto competitivo.
Per citare Alex Osterwalder: "C'è da chiedersi se non ci sia il pericolo che certi dati descrivano fenomeni già scaduti, come lo yogurt in frigorifero".
Il nuovo contesto è quindi caratterizzato dall'impossibilità di valutare tutte le opzioni sul tavolo e la strategia diventa l'arte di fare scelte riguardati un futuro incerto. Il processo decisionale, quindi, si trasforma in: LOGICA + EMOZIONI.
Le conseguenze sono presto dette: da una parte, la 'prova del 9' dei dati perde valore e quindi si cercano corrispondenze non più sul piano di quello che è giusto bensì sul piano della 'COERENZA' . Chi deve scegliere si chiede se l'ipotesi che sta prendendo in considerazione è in armonia con la propria identità oppure contiene pericolose incongruenze.
La dinamica che viene attivata è inclusiva: abbiamo bisogno del maggior ventaglio di sensibilità possibile per analizzare al meglio tutte le relazioni logiche possibili e gli impatti emotivi.
Ed, emotivamente, si investe in un finale da '...to be continued'.
Possiamo concludere che: 'non esistono più scelte giuste, esistono scelte coerenti'. La conseguenza per chi si occupa di strategia aziendale diventa una questione di metodo e strumenti. Se i dati perdono valore è sempre meno efficace calcolare scenari e modelli e diventa sempre più importante disegnarli, verificandone così la coerenza.
Solo così le aziende potranno mettere in pratica un'organizzazione e un'azione che siano in linea con il "sogno", cioè con la vision e la mission: non quella teorica scritta sul sito web, ma quella viva. Quella che diventa comportamenti, spinta dall'insieme di valori e patrimonio emotivo che spinge a mettersi in gioco in una direzione, piuttosto che in un'altra e che definisce chi si è veramente.
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Leonello Vesentini, Esperto di STRATEGIA AZIENDALE in settori maturi, si occupa di consolidare e rilanciare i MODELLI DI BUSINESS di aziende che operano in settori con pochi margini e tanta concorrenza. Ha collaborato allo start-up della rete di VENDITA indiretta di TelecomItalia, e ha esperienza di MARKETING nella GDO e nella gestione di attività straordinarie di start-up e passaggi generazionali. La sua ultima sfida è il riassetto di un ramo d'azienda in una delle principali realtà del settore agroalimentare italiano. Scrivi a Leonello su: leo@leovesentini.it