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Da uno studio preliminare della FEM

Rapporto isotopico per verificare l'origine geografica dei piccoli frutti

Negli ultimi anni, il mercato europeo dei piccoli frutti è significativamente aumentato sia in volumi sia in qualità delle bacche; secondo diverse fonti commerciali, di fatto dal 2004 al 2015 il valore del comparto è raddoppiato (da 620 milioni a circa 1,3 miliardi di Euro), con in incremento di oltre il 18% in valore.

In Europa, i principali produttori di piccoli frutti sono Serbia, Germania, Spagna, Polonia e altri con minore produzione, come Regno Unito, Paesi Bassi, Italia e Romania. Per quanto riguarda l'Italia, poiché la produzione interna non soddisfa la crescente domanda del mercato nazionale, il paese importa circa l'80% di piccoli frutti e fragole in particolare da Spagna, Sud America, Polonia e Romania.



Il prezzo più alto o più basso dei piccoli frutti sia per il consumo fresco sia per l'industria di trasformazione dipende essenzialmente dall'origine geografica e dalla possibilità di adulterazione dei succhi di frutta. Per queste ragioni, i ricercatori della Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige (TN) hanno condotto uno studio preliminare di caratterizzazione isotopica di diversi frutti di bosco con diversa provenienza geografica. Lo studio completo è stato pubblicato online lo scorso 7 giugno sulla rivista scientifica internazionale Food Chemistry.

"Ad oggi i rapporti degli isotopi stabili dei piccoli frutti non sono mai stati ampiamente studiati – spiegano i ricercatori - In questo lavoro i rapporti isotopici di H, C, N e O di 190 campioni di diversi piccoli frutti (fragole, lamponi, mirtilli, more e ribes) prodotti in Trentino Alto Adige, Romania e Polonia e raccolti per tre anni consecutivi sono stati analizzati".

I diversi frutti hanno mostrato un intervallo tipico per uno o più parametri isotopici che possono essere utilizzati per verificare l'autenticità dei frutti e della composizione dichiarati in etichetta. I rapporti isotopici δ13C e δ15N della polpa e il δ18O del succo possono essere considerati strumenti efficaci per l'identificazione della diversa origine geografica dei frutti. Inoltre, è emerso un effetto significativo delle pratiche colturali su questi rapporti isotopici, quali la copertura sul δ18O del succo e la fertilizzazione (organica o minerale) sul δ15N della polpa, che devono essere quindi considerate con attenzione nella valutazione dei dati.

Fonte: Perini M., Giongo L., Grisenti M., Bontempo L., Camin F., 'Stable isotope ratio analysis of different European raspberries, blackberries, blueberries, currants and strawberries', 2018, Food Chemistry, Vol. 239, pag. 48-55.