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Cina: previsto un raccolto maggiore di pesche, nettarine e ciliegie

La Cina prevede di raccogliere quantità maggiori di pesche, nettarine e ciliegie nella stagione 2017/18, rispetto alla precedente. E' quanto riportato dal Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti (USDA). L'incremento è stato dovuto principalmente dall'entrata in produzione dei giovani alberi. La primavera fredda e asciutta nelle zone di produzione sta cambiando la stagione. Per le ciliegie, sono previsti calibri piccoli.

Pesche e nettarine
Il raccolto cinese di pesche e nettarine per la stagione 2017/18 è stimato a 14,3 milioni di ton. Si tratta di quasi il 2% in più rispetto alla stagione precedente. Nonostante la primavera fredda e asciutta nel nord della Cina abbia ostacolato l'impollinazione delle pesche, si stima comunque un volume maggiore. Il motivo di questo è dovuto ai nuovi alberi che stanno entrando in produzione e a zone di produzione più grandi a est.

Le autorità cinesi hanno corretto le cifre relative alla stagione scorsa a 14 milioni di ton. La produzione dovrebbe stabilizzarsi, dato che non ci sono altri alberi in procinto di entrare in produzione. Il Paese ha quasi 344mila ettari per la prossima stagione, un leggero incremento rispetto all'anno scorso. Negli ultimi anni la superficie coltivata si è espansa rapidamente, ma questa tendenza sembra in via di assestamento.



Le pesche e le nettarine si coltivano in quasi tutte le province cinesi, ma le regioni principali si trovano nella Cina centrale e settentrionale. La maggior parte dei frutteti è in mano a produttori più anziani, con un'età media di 50 anni. Sempre più spesso la terra passa a un vicino o a cooperative. Le varietà coltivate sono principalmente quelle tradizionali, che arrivano sul mercato tra maggio e ottobre. In media un ettaro rende 40 ton.

Il consumo di pesche e nettarine continua ad aumentare, nonostante questi frutti siano già popolari tra i cinesi. A causa del continuo aumento della produzione, tuttavia, il rischio di sovrapproduzione è nell'aria. Anche la domanda è sotto pressione, dato che si usano molti fertilizzanti e pesticidi, che non contribuiscono certo al sapore. I consumatori sono sempre più disposti a pagare per avere drupacee biologiche.

Ciliegie
Il raccolto di ciliegie per la stagione 2017/18 è stimato a 360mila ton, con un incremento del 9%. Le cifre di raccolto dell'anno scorso ammontano a 330mila ton. Nonostante una notevole siccità a nord abbia causato calibri più piccoli, si attende comunque un raccolto record. Questo principalmente grazie ai frutteti che stanno entrando in produzione per la prima volta. Oltre ai calibri più piccoli, anche la stagione è un po' più difficile. I produttori prevedono che le ciliegie abbiano un sapore più aspro e che ci saranno più frutti dalla forma strana. Questo, come risultato della siccità, rende la qualità più bassa in generale.

Nei prossimi anni la produzione di ciliegie aumenterà ancora per via dei nuovi alberi che entreranno in produzione. Attualmente, la superficie coltivata ammonta a 112mila ettari, il 4% in più rispetto all'anno scorso. Si continuano a piantare ciliegi per via delle buone rese, anche se la crescita si sta stabilizzando. Gli ampliamenti di produzione principali si trovano i nelle province di Shanxi, Shaanxi, Gansu, Anhui, Zhejiang, Jiangsu e Sichuan. Nelle province settentrionali di Shandong e Liaoning, i due principali produttori di ciliegie, l'area di produzione resta stabile.

Le ciliegie prodotte in serra arrivano sul mercato a febbraio, ma i volumi sono ancora limitati. La maggior parte viene raccolta a maggio e giugno. Il consumo di ciliegie sta aumentando rapidamente, come risultato di una fornitura maggiore da parte dei produttori domestici e dell'import. La preferenza è data ai frutti di calibro più grande, di colore rosso scuro e dal sapore dolce.

L'import di ciliegie è stimato a 120mila ton, vale a dire il 10% in più rispetto all'anno scorso. La richiesta di ciliegie di prima qualità rimane vigorosa. I flussi di import registrano il picco a dicembre e febbraio, in vista del Capodanno cinese. Il Cile possiede la quota di mercato maggiore nell'import di ciliegie. Un altro picco cade a maggio e luglio, quando gli Stati Uniti sono leader sul mercato. A partire da quest'anno, è concesso anche l'import dalla Turchia. L'import di pesche e nettarine è limitato. Nel fuori stagione, le importazioni arrivano solo da Australia e Spagna.

L'export di pesche e nettarine è stimato a 80mila ton, con un incremento del 9% rispetto all'anno scorso. Il mercato richiede principalmente drupacee provenienti dall'Asia centrale, tra cui Russia e Kazakistan. Le ciliegie di Shandon sono state esportate con successo in Malesia, ma il loro volume è limitato.

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti id i ritti riservati.
Data di pubblicazione: