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Spagna: i meloni Galia sono piu' economici di 30-40 cent al chilo

"Il mercato è molto lento, e noi abbiamo ancora a disposizione diversi volumi di prodotto che devono essere venduti", spiega Virginia Domínguez de la Costa, una commerciante indipendente. I prezzi, al momento, sono inferiori di circa 0,40 euro rispetto allo scorso anno. "Alla fine, sono sempre i produttori a rimetterci". Questa impresa commerciale movimenta un volume di 200 tonnellate di meloni.

 

Una della ragioni per la bassa domanda di meloni, secondo Domínguez, è la crescente popolarità dei prodotti tagliati freschi. "Stanno provocando diversi danni, abituando le persone a non dover pelare o sbucciare i prodotti da soli".

Assicura, inoltre, che i produttori non vengono protetti. "Nessuno sta facendo nulla per proteggere l'agricoltura spagnola. Non sappiamo come difenderci nei confronti delle produzioni estere che vengono importate".

Domínguez afferma che quest'anno, e non per la prima volta, i produttori di fragole si sono uniti per difendere i propri interessi e richiedere prezzi ragionevoli ai grandi rivenditori al dettaglio. "Se questa azione fosse stata diffusa in ogni settore, a questo punto la situazione sarebbe stata diversa".

"Per quanto riguarda il mercato internazionale, la forte concorrenza da parte dei meloni Galia del Marocco rallenta notevolmente le vendite della produzione spagnola. "La manodopera è ben poco costosa in Marocco, e la Spagna non può competere da questo punto di vista", afferma. Inoltre, "la frutta marocchina non è sottoposta a tutti i controlli cui è invece soggetta la frutta spagnola, il che facilita molto il loro lavoro e le loro esportazioni, riducendone notevolmente i costi, e, come se ciò non bastasse, non devono pagare determinate tasse".

Per maggiori informazioni:
Virginia Domínguez de la Costa

Tel: +34 655604412
Email: docovi@hotmail.com
Data di pubblicazione: