"Quando la batteriosi ha colpito Nuova Zelanda per la prima volta nel 2010 eravamo molto vicini a lanciare i kiwi rossi, che pensavamo fossero incredibili", dice Bryan Parkes, direttore delle operazioni nel programma di sviluppo di nuovi cultivar di kiwi. "Ma poi si è scoperto che la genetica dei kiwi rossi è molto suscettibile al batterio Psa, il quale ha praticamente azzerato il programma quando l'80% delle nostre migliori selezioni è morto a causa dell'epidemia. Stiamo lavorando per sviluppare delle piante resistenti al Psa sul rimanente 20% ancora vivo e stiamo ricostruendo il programma del kiwi rosso da zero".
Bryan Parkes, direttore delle operazioni a Zespri, sviluppo dei cultivar di kiwi
"Da un punto di vista commerciale, non vogliamo proporre dei kiwi che abbiano soltanto un colore diverso, ma che poi siano indistinguibili come sapore dagli altri kiwi presenti nell'assortimento Zespri", dice Parkes. "Ogni cultivar a polpa rossa presenta un sapore diverso, sicché potremmo facilmente ottenere frutti con un gusto analogo a quello dei kiwi gialli, per esempio. Però stiamo cercando qualcosa di diverso, qualcosa che generalmente il consumatore si aspetta di trovare nei kiwi rossi ma che trova di solito nelle bacche o nella marmellata. Selezioneremo perciò qualcosa che abbia un sapore diverso, ma desiderato dal consumatore."
Parkes dice che la selezione delle nuove cultivar Zespri si basa molto sui consumatori, ma deve anche andare incontro alle esigenze dei produttori e le catene di approvvigionamento.
"Dobbiamo guardare il prodotto dal punto di vista del consumatore, quindi il sapore è la cosa più importante, seguito dalla convenienza", ha detto. "Poi è importante il fattore salutare. La varietà rossa deve risultare anche molto rossa agli occhi del consumatore, per distinguersi al meglio".