Le fragole sono un aiuto naturale contro il declino mentale
Lo ha provato uno studio svolto presso il Salk's Cellular Neurobiology Laboratory di La Jolla in California. I ricercatori hanno studiato gli effetti del fisetin su alcuni topi che erano geneticamente predisposti a sviluppare la malattia di Alzheimer.
Hanno chiarito poi che fra i topi e gli esseri umani ci sono abbastanza somiglianze in grado di far studiare l'azione del fisetin. Sarebbe possibile non soltanto avere dati più precisi che riguardano il trattamento della malattia di Alzheimer, ma anche la riduzione di alcuni effetti cognitivi associati all'invecchiamento più in generale.
Gli studiosi hanno riscontrato che in 10 mesi nei topi si rendevano evidenti i segni del declino fisico e cognitivo. Erano topi che invecchiavano prematuramente. Negli altri animali questi segni di declino si riscontravano soltanto da 2 anni in poi.
I topi soggetti ad invecchiamento precoce sono stati alimentati per 7 mesi con cibo contenente fisetin. Un altro gruppo degli stessi topi sempre per 7 mesi ha consumato cibo non contenente il composto.
Gli animali sono stati sottoposti a diversi test cognitivi e di memoria e i ricercatori hanno esaminato anche i livelli di proteine legate alle funzioni cerebrali, allo stress e all'infiammazione.
I risultati hanno messo in evidenza che i topi non alimentati con il fisetin avevano difficoltà in tutti i test cognitivi e mostravano livelli elevati di stress e di infiammazione. Al contrario i topi che mangiavano cibi ricchi di fisetin non hanno mostrato particolari problemi legati all'invecchiamento rapido. Saranno necessari altri studi sulle persone per verificare se gli stessi effetti si potranno ottenere sugli esseri umani.