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Albicocco: le novita' varietali della sperimentazione piemontese

Ieri a Manta (CN) si è tenuto il consueto incontro tecnico sull'albicocco presso Agrion, Fondazione per la ricerca, l'innovazione e lo sviluppo tecnologico dell'agricoltura piemontese, dove Lorenzo Berra e Davide Nari hanno presentato le novità della sperimentazione varietale.

Presenti molti operatori del settore, in particolare vivaisti, produttori e i tecnici frutticoli. Il 2017 verrà ricordato come un'annata negativa in termini sia climatici sia economici, l'andamento climatico ha anticipato da 4 a 10 giorni la maturazione delle albicocche provocando un intasamento di prodotto che di conseguenza ha avuto una ricaduta anche sui prezzi.

"Dai grafici dei dati meteo 2017 è emerso che rispetto alla media storica dell'ultima decade si sono registrati 120 mm di pioggia in meno con temperature molto elevate nei mesi di febbraio, marzo e giugno – illustra Davide Nari – Queste condizioni hanno anticipato le fioriture almeno di una settimana rispetto al 2016, le prime fioriture si sono infatti verificate l'8 marzo per le varietà Tornado e Banzai. Infine, nel mese di aprile si sono verificate le gelate che fortunatamente non hanno danneggiato la produzione, che è elevata ma a discapito di una qualità inferiore alle aspettative. I frutti hanno 0,5-1°Brix in meno rispetto al 2016 mentre l'acidità è pressoché la medesima".

"Ma cosa è cambiato nell'ultimo decennio per il settore delle albicocche? – Lorenzo Berra risponde – L'allungamento del calendario di raccolta, l'elevato standard estetico, l'innovazione di prodotto con l'introduzione delle albicocche con il caratteristico colore 'rosso scuro molto intenso e diffuso' e di varietà tolleranti/resistenti a patogeni sono i fattori principali che hanno cambiato il settore e il panorama varietale, tuttavia restano delle criticità della specie quali la costanza produttiva e la qualità globale, l'auto-incompatibilità, l'adattamento ambientale e la sensibilità ai due patogeni chiave (Sharka e batteriosi)".

E' seguita una carrellata di slide delle varietà in sperimentazione, durante la quale Berra ha indicato vantaggi e svantaggi di ognuna e in particolare si è soffermato su quelle che potrebbero essere interessanti per il Piemonte.



Considerate le condizioni climatiche piemontesi occorre fare attenzione alle varietà precoci in quanto si rischia di avere frutti con elevata acidità quindi non apprezzati dal consumatore, tuttavia tra le varietà che maturano prima intorno al 14/06, Mediabel è stata ammessa alla sperimentazione estesa in quanto sono stati positivi i primi riscontri. È una varietà molto produttiva, autofertile, produce frutti con colore di fondo aranciato e sovraccolore rosso intenso molto esteso, il sapore è molto buono a corretta maturazione di raccolta (10,2°Brix e 29,2 meq/L), la colorazione rossa può infatti indurre in errore nel determinare il corretto stadio di maturazione per la raccolta. Ha un'elevata tenuta di maturazione in pianta e la polpa spicca per la consistenza.

L'epoca di maturazione delle albicocche che più rappresenta il Piemonte è quella della Laycot (23/06), presente sul territorio da ormai vent'anni per cui si necessita di trovare un'alternativa che potrebbe essere la Apribang* Regalcot®. Dello stesso periodo, interessante è anche la Bergeval®Aviclo*, cultivar francese resistente a Sharka, autofertile, albero di facile gestione con regolarità di produzione; produce frutti di grossa pezzatura (65 g) di aspetto attraente (colore di fondo aranciato con esteso sovraccolore rosso scuro) e di sapore molto buono e dolce (13°Brix e 21,9 meq/L), resta da verificare la conservabilità e l'idoneità alle lavorazioni.

Infine, fra le varietà tardive, Farbela*, varietà di nuova introduzione è stata avviata alla sperimentazione estesa. È una varietà autofertile di facile gestione, produce frutti di grossa pezzatura con fondo aranciato e sovraccolore rosso vivo esteso sul 15% della buccia, la polpa è di buona consistenza e il sapore è dolce (12,5°Brix).



Essendo il fattore estetico ormai completamente acquisito – conclude Berra - è necessario valutare bene altri parametri quali la regolarità di produzione, la tenuta di maturazione in pianta, la consistenza della polpa, il sapore, la conservabilità, poiché è inutile avere un frutto con un bel colore quando tutti gli altri parametri non sono soddisfatti.