Spagna: cominciata l'applicazione di sacchetti sulle uve di Vinalopo'

L'applicazione dei sacchetti sulle uve da tavola di Vinalopó è cominciata la scorsa settimana in una campagna in cui 11mila persone dovrebbero lavorare per circa 2 mesi, secondo i dati rilasciati dall'unione agraria Asaja. L'applicazione dei sacchetti è effettuata in oltre 2.200 ettari registrati sotto il Consiglio regolatore della Denominazione d'Origine, dove 80 milioni di sacchetti saranno utilizzati per coprire i grappoli che soddisfano i criteri di qualità e selezione.

I produttori prevedono che la stagione 2017 sarà caratterizzata da frutti di qualità e calibri eccellenti, risultato delle piogge registrate questo inverno, anche se ci sarà un leggero calo nel volume di produzione, principalmente nel caso delle varietà Ideal e Aledo.

Il processo di "imboscamento" proteggerà le uve e permetterà loro di maturare fino a che non saranno pronte per la raccolta e per essere consumate in autunno e inverno, soprattutto a Natale.

Questa tecnica agricola è unica al mondo e continuerà ad essere applicata fino al mese prossimo nelle piantagioni di Monforte del Cid, Aspe, Novelda, La Romana, Agost, Hondón de las Nieves e Hondón de los Frailes.

Con l'inizio dell'imbustamento delle uve da tavola di Vinalopó, arriveranno anche le prime stime di raccolto per la campagna 2017 nel territorio coperto dalla DOP.

Vale la pena notare che la produzione delle varietà Dominga, Doña María, Red Globe, Rosetti e Victoria dovrebbe restare stabile, mentre sarà probabilmente registrato un leggero calo, tra il 20 e il 25%, nel caso delle uve Ideal, con la prospettiva di raggiungere 6.500 tonnellate, e un calo del 10% è previsto per la varietà Aledo, con quasi 23.000 ton. In totale la produzione stimata quest'anno di tutte le varietà registrate DOP raggiungerà oltre 44.500 ton.

Il presidente di ASAJA Novelda, Pedro Rubira, ha annunciato: "In generale, la quantità di grappoli è minore, ma questi sono più grandi ed è chiaro che l'allegagione è stata eccellente, quindi anche la qualità delle uve dovrebbe esserlo".

Ancora una volta la campagna dell'uva da tavola di Vinalopó è segnata da un incremento dei costi di produzione per i produttori, aumentati del 75%, mentre il prezzo al chilo pagato per le uve è lo stesso da 20 anni.

Un altra questione che ha sollevato preoccupazioni nei produttori e che potrebbe contribuire al calo del raccolto non è solo la siccità, ma anche la qualità dell'acqua nella maggior parte delle zone dove si trovano i vigneti irrigati.

"Non abbiamo acqua di buona qualità per irrigare le nostre piantagioni perché quella che otteniamo è una miscela derivata da impianti di depurazione e pozzi e anche se ci sono prodotti per trattare e migliorare le risorse idriche, questo comporta ulteriori costi di produzione che non possiamo permetterci".

Fonte: EFE