Federdistribuzione: dall'inizio dell'anno vendite al dettaglio ancora ferme
"L'interpretazione dei dati del mese di maggio è articolata e non può prescindere da una lettura separata tra settore alimentare e non alimentare – ha continuato Cobolli Gigli – Il mondo food continua a destare preoccupazione, perché la crescita del mese (+1,0%) è attribuibile a un 'effetto trascinamento' dovuto all'aumento dei prezzi che, sebbene in riduzione, hanno avuto una forte impennata nei primi mesi dell'anno. Il dato a volume segna infatti un calo del -1,0%. Questa tendenza si evidenzia in modo ancor più chiaro nei dati cumulati dei primi 5 mesi del 2017, che indicano una crescita del +0,6% a valore ma un consistente calo a volume: -1,9%".