Eurozona, commercio al dettaglio: a maggio +0,4% su mese

Secondo quanto comunicato dall'Eurostat, a maggio 2017, rispetto al mese precedente, il volume destagionalizzato del commercio al dettaglio è aumentato dello 0,4% nell'Eurozona (EA-19) e dello 0,2% nell'UE-28. In aprile il commercio al dettaglio era aumentato dello 0,1% nell'area dell'euro e dello 0,5% nell'UE28. A maggio 2017, rispetto a maggio 2016, l'indice di vendita al dettaglio è aumentato del 2,6% sia nell'area dell'euro sia nella UE-28.

Clicca qui per un ingrandimento dell'immagine.

Confronto mensile per settore e per Stato membro
L'aumento dello 0,4% del volume del commercio al dettaglio nell'area dell'Euro a maggio 2017, rispetto ad aprile 2017, è dovuto all'incremento dell'1,7% per il "combustibile per autotrazione" e dello 0,6% per i "prodotti non alimentari", mentre "gli alimenti, le bevande e il tabacco" sono scesi dello 0,4%. Nella UE-28 l'incremento dello 0,2% è dovuto all'aumento dell'1,2% per il "carburante per autotrazione” e dello 0,3% per i "prodotti non alimentari", mentre "gli alimenti, le bevande e il tabacco" sono diminuiti dello 0,4%.

Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili dati i maggiori aumenti sono stati registrati in Romania (+4,3%), Lituania (+1,8%) e Ungheria (+1,7%), mentre le maggiori diminuzioni sono state osservate in Finlandia (-1,2%), Slovenia e Regno Unito (entrambi -0,9%). Per l'Italia il dato non è disponibile.

Confronto annuale per settore e per Stato membro
L'aumento del 2,6% del volume del commercio al dettaglio nell'Eurozona a maggio 2017 rispetto a maggio del 2016, è dovuto all'incremento del 3,5% per i "prodotti non alimentari", del 2,1% per "cibi, bevande e tabacco" e allo 0,9% per il "carburante per autotrazione". Nella UE-28 l'aumento del 2,6% è dovuto all'incremento del 3,5% per i "prodotti non alimentari"e all'1,7% per i "prodotti alimentari, bevande e tabacco" e per il "carburante per autotrazione".

Tra gli Stati membri per i quali sono disponibili i dati, i maggiori aumenti sono stati registrati in Romania (+14,0%), Slovacchia (+7,9%), Irlanda e Slovenia (entrambi +7,7%).