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Di Leonello Vesentini

Cosa un imprenditore dovrebbe imparare dal Barcelona Futbol Club - prima parte

Ogni giorno, tutti gli imprenditori sono chiamati a scegliere se essere il Real Madrid o il Barcelona... Negli ultimi 8 anni, la società calcistica del Barcelona ha raddoppiato i propri ricavi, pari a 608 milioni di euro, con un'Ebitda di 105 milioni e utili netti per 15 milioni.

Sempre negli stessi ultimi 8 anni, il Barcelona è risultata la squadra più vincente: 6 campionati nazionali, 4 coppe nazionali, 5 supercoppe nazionali, 3 coppe del mondo per club, 3 champions league e 3 supercoppe europee.

Se vai a scavare nelle ragioni del successo, qualcosa emerge: per esempio che negli ultimi 8 anni, 7 titolari su 11 e l'allenatore (tranne che in una stagione) provenivano dal settore giovanile.

Certamente se 2/3 della squadra non deve essere acquistata sul mercato, il beneficio a bilancio sarà evidente: non sarà necessario ammortizzare il costo di tali fattori produttivi e si libereranno risorse che potranno essere destinate agli ingaggi, diventando così più attrattivi per i campioni, o reinvestite in azienda.

Ma il vantaggio competitivo del settore giovanile non è principalmente economico. Il Barcelona ha uno stile di gioco, il famoso 'tiki taka', scelto e consolidato nel tempo. Consiste in una continua rete di passaggi, allo scopo di mantenere il possesso della palla e il conseguente comando del gioco, per far correre gli avversari, stancarli o sbilanciarli, e scegliere il momento giusto in cui affondare il colpo.



Questo stile di gioco è insegnato e praticato fin dalla tenera età. Abbisogna di grande tecnica, velocità di esecuzione e visione di gioco. Fin da subito il Barcelona può cercare, selezionare e iniziare le giovani leve a questo stile. Capire chi ne è predisposto e chi, per caratteristiche diverse, non si confà alla loro proposta.

Non bisogna commettere l'errore di pensare che il Barcelona formi degli automi. La tattica del 'tiki taka' presuppone che ogni volta che un giocatore ha il pallone tra i piedi legga la situazione e, in autonomia e con spirito di iniziativa, decida cosa fare. Non ci sono schemi da applicare.

La forza del settore giovanile del Barcelona è quella di valorizzare le caratteristiche dei giovani calciatori e di vedere nella loro capacità di lettura della partita il valore aggiunto su cui puntare, valorizzando il fatto che 24 occhi (allenatore e giocatori) vedono meglio che 2 (allenatore). A testimonianza della bontà di questo modello, molti di questi giocatori e allenatori, quando cambiano società, non rimangono a questi livelli di performance. Proprio per il venir meno di questa alchimia tra idea di gioco e giocatore.

Ma il Barcelona non si limita a questo. Questa cultura aziendale raccoglie lo spirito di un territorio, la Catalogna. L'orgoglio, la voglia di autonomia, di poter essere padroni del proprio destino, sono così sentiti che diventano anche governance. Il Barcelona infatti ha 172mila soci. Alcuni ritengono sia il più grande esempio al mondo di azionariato popolare. Tra questi soci non si trovano solo appassionati di calcio, ma molte persone che condividono questo spirito, questa cultura, che in campo diventa stile di gioco.

La forza del Barcelona è che la cultura aziendale è più importante della singola persona. Cambiano giocatori ed allenatori, ma la continuità nel tempo è assicurata.

La differenza coi rivali di sempre, il Real Madrid, è evidente. I risultati economici sono simili, ma i 'blancos' sono alla continua ricerca del campione da ingaggiare, dell'allenatore che porti un'idea di gioco vincente. E vengono giudicati da 93mila soci che, quando non sono soddisfatti, agitano allo stadio il fazzoletto bianco, dando vita alla famosa 'panolada'.

Che insegnamento trarre da tutto questo? Lo vedremo nel mio prossimo articolo!

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Leonello Vesentini, Esperto di STRATEGIA AZIENDALE in settori maturi, si occupa di consolidare e rilanciare i MODELLI DI BUSINESS di aziende che operano in settori con pochi margini e tanta concorrenza. Ha collaborato allo start-up della rete di VENDITA indiretta di TelecomItalia, e ha esperienza di MARKETING nella GDO e nella gestione di attività straordinarie di start-up e passaggi generazionali. La sua ultima sfida è il riassetto di un ramo d'azienda in una delle principali realtà del settore agroalimentare italiano. Scrivi a Leonello su: leo@leovesentini.it
Data di pubblicazione: