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Trea Fruit: mercato delle drupacee molto altalenante al momento

Il freddo invernale faceva ben sperare per le drupacee, in quanto tutte le varietà hanno soddisfatto le ore in freddo e quindi c'è stata una buona allegagione. "Una grandinata, il giorno di Pasquetta, ha però danneggiato alcune produzioni; successivamente si sono aggiunte un altro paio di gelate. Il risultato è stato che durante la lavorazione su molti lotti si sono registrati scarti che vanno dal 10 al 20%". Così a FreshPlaza Dario Altamura, responsabile controllo qualità della Trea Fruit, sita a San Ferdinando di Puglia, area di produzione di drupacee, rinomata in Italia e nel mondo.

La società è stata fondata nel 2011 da Simone, insieme ai fratelli Antonio e Dario; coltiva e commercializza pesche, nettarine, albicocche, percoche e pesche bianche in pieno campo, con un calendario di produzione che va da maggio a ottobre.



"A maggio è cominciata la raccolta - continua Simone Altamura, direttore commerciale della società - ma il mercato non è stato dei migliori. Il clima infatti è risultato, da una parte, sfavorevole ai consumi, dall'altra ha indotto una rapida maturazione con sovrapproduzione a livello europeo. I prezzi registrati sono risultati talvolta al di sotto dei costi di produzione. Nota particolare per le albicocche: il 2017 ha segnato definitivamente la fine della varietà Ninfa e comunque tutto il comparto albicocca ha sofferto più delle pesche, con molti appezzamenti nei quali addirittura non è stata effettuata la raccolta".



"Attualmente siamo nella fase di passaggio dalle medio-precoci alle medio-tardive, quindi il mercato è molto altalenante: si passa da giorni in cui manca letteralmente il prodotto a giorni in cui la merce è troppa. La speranza è che con l'aumento delle temperature e la scalarità delle raccolte si crei quell'equilibrio tra domanda e offerta che ci permetta di garantire un reddito concreto a tutti i nostri conferitori".

Di questo inizio di campagna 2017, l'unica cosa certa è che "la qualità paga sempre, perché se si produce qualità si vende qualità; da questo presupposto nasce la collaborazione con l'Azienda Agricola Bollino Nicola, che ha fatto la scelta di differenziarsi da tutti i coltivatori scegliendo elevati standard qualitativi sia nella fase della produzione vera e propria sia come innovazione tecnica e varietale, sia pianificando la strategia di commercializzazione. Noi siamo sempre soddisfatti dei loro prodotti e, come è giusto che sia, loro vengono premiati ricavando il giusto - e anche di più - dalle loro produzioni".



Trea Fruit annovera 30.000 mq di serre idroponiche nelle quali coltiva fragole, in raccolta da ottobre a maggio con un periodo di punta nel mese di dicembre. Ultima ma non meno importante, l'uva da tavola che matura da luglio fino a dicembre. "Questa pianificazione aziendale - racconta Dario - ci permette di essere costantemente sul mercato, 12 mesi l'anno, garantendo ai clienti quella continuità in termini di volumi e qualità che è l'unica cosa che rende possibile difendersi dalla competizione globale. Inoltre, commercializziamo prodotto che ci viene conferito ma del quale seguiamo tutte le fasi di produzione, fino alla raccolta".

Per quanto riguarda le fragole: le gelate e la neve di gennaio hanno creato ad aprile una concentrazione che il mercato non è riuscito ad assorbire, complice anche la presenza di prodotto spagnolo e greco. "Abbiamo registrato, nel 2017, i prezzi più bassi degli ultimi 10 anni".



Trea Fruit
Trea Fruit è il sogno di tre giovani fratelli (Simone, Antonio e Dario Altamura, appunto) che dopo una decennale esperienza nel campo della produzione e commercializzazione di prodotti ortofrutticoli hanno deciso di creare una società adatta alle nuove esigenze, proseguendo il lavoro svolto fin lì con i prodotti che la fertile terra che il basso tavoliere delle Puglie offre.



Il centro di lavorazione ha una capacità lavorativa di circa 100 tonnellate giornaliere per pesche, nettarine, percoche e pesche bianche, cui vanno ad aggiungersi le albicocche che vengono lavorate manualmente e l'uva che viene lavorata in campagna.

La capacita frigorifera è di circa 300 tonnellate per il lavorato e altrettanti per il prodotto grezzo. "Il costante monitoraggio in campagna e la programmazione delle vendite ci garantisce di non fare sostare il prodotto per più di 24 ore in azienda, mantenendo la catena del freddo e fornendo un prodotto fresco ma fisiologicamente maturo".




Per quanto riguarda il packaging, "possiamo offrire ai nostri clienti qualsiasi tipo di imballaggio: dalla plastica al legno e cartone a peso egalizzato, retinato... insomma tutto ciò che oggi richiede il mercato - afferma Simone - I nostri principali clienti sono la Grande distribuzione organizzata italiana e alcuni centri agroalimentari di tutta Italia. I principali Paesi esteri cui destiniamo merce, sono Germania, Croazia e altri europei. Siamo certificati GlobalGAP CoC e puntiamo nel 2018 a ottenere IFS e BRC; i nostri prodotti sono commercializzati a marchio Trea Fruit o Altamura".



"Per quanto riguarda il futuro - conclude Dario - il nostro obiettivo è quello di spingerci verso colture protette, perché siamo prima di tutto agricoltori. Il clima però non può farla da padrone; come sperimentato con le fragole, se il clima non interferisce con la coltivazione, la tecnologia oggi a nostra disposizione ci consente di ottenere risultati sempre e comunque".

Contatti:
Simone Altamura - responsabile commerciale
Cell.: +39 340 3104822
Trea Fruit Srl
76017 San Ferdinando di Puglia (BT)
Email: info@treafruit.com
Web: www.treafruit.com