Spagna: non si sa perche', ma le vendite di aglio si sono fermate
Secondo Bartolomé alcune transazioni e certi affari sono stati chiusi, ma è successo "in condizioni eccezionali". Solo i produttori con poca o nessuna capacità di immagazzinamento sono stati obbligati a vendere le loro merci per evitare che andassero perse. "I prezzi riportati, se reali, potrebbero avere un impatto negativo sul resto del settore".
Ajos Cuelgamures ha assistito a un incremento del suo volume di produzione rispetto all'anno precedente, visto che gli ottimi risultati della campagna precedente hanno incoraggiato l'ampliamento della piantagione. "Possiamo produrre circa 700 tonnellate di aglio all'anno". L'azienda ha terminato la raccolta della varietà precoce Spring e ai primi di luglio comincerà con l'aglio bianco spagnolo. Bartolomé ha assicurato: "Non siamo preoccupati di avere in stock la maggior parte del raccolto precoce. Nei nostri impianti il prodotto può essere conservato in buone condizioni per lungo tempo".
Inoltre, rispetto al problema rappresentato dal ritorno della Cina sul mercato internazionale, Bartolomé ha affermato: "Sembra che, dopo un anno di chiare condizioni climatiche sfavorevoli durante il quale i produttori hanno continuato a piantare di più per integrare, ora sul mercato ci sia una produzione persino maggiore".
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Daniel Bartolomé
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