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L'opinione di due agricoltori di Guidizzolo (Mantova) e di San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena)

Lattuga, prezzi bassi da 21 mesi

"Di solito sono ottimista ma, conti alla mano, ormai sono 21 mesi che la lattuga boccheggia e i prezzi non sono all'altezza delle aspettative. Per contro, i costi mica calano, anzi...". Così Massimo Cimarosti dell'Op Guidizzolo (della provincia di Mantova) fotografa l'attuale momento, e quello dei mesi passati, delle lattughe.



"Il mercato interno è pesante, e all'estero si fa poco", afferma il responsabile. "Ogni tanto guardo lo storico e, secondo me, negli ultimi anni il consumo di lattuga è diminuito. Noi produciamo Gentile su circa 70 ettari per 9 mesi l'anno, in pieno campo, ma anche in coltura protetta. Le attuali temperature elevate dovrebbero far diminuire le quantità in gioco e, spero, far crescere i prezzi".

Cimarosti dice che all'estero ogni tanto vendono qualche pedana in Austria, Germania, e Svizzera, ma sono nazioni che in parte riescono a produrre in autonomia. Soprattutto in Svizzera non può entrare neppure un cespo di insalata quando vi è la produzione locale. Naturalmente non è una legge scritta, ma una pratica che tutti seguono e osservano. "Sì, sì, proprio come in Italia" commenta scherzando con sarcasmo Cimarosti.

Guardando gli ultimi listini dei mercati all'ingrosso, si notano prezzi bassi, spesso 0,40 - 0,90 euro/kg per il prodotto già filmato e confezionato. Da qui si evince che quello che ottiene la produzione è davvero al si sotto della soglia di tolleranza.

A volte ci si chiede con quale coraggio, fiducia, e buona volontà gli operatori riescano ogni giorno a mandare avanti la propria azienda, quando devono lottare per pochi centesimi per far quadrare i conti. Quando ci riescono...

Una fiducia che, nonostante tutto, anche Gabriele Bruschi di San Mauro Pascoli (Forlì-Cesena) mantiene sempre, nonostante tutto. "Così non va, i prezzi sono troppo bassi - dice l'agricoltore che coltiva orticole su 85 ettari - e non vedo una verdura che vada meglio di un'altra. In questo periodo noi abbiamo scarola, trocadero, pan di zucchero, sedano, ma su ogni articolo c'è da lottare per spuntare quanto necessario a coprire le spese. Pare che la gente si stia allontanando dalle verdure. Vorrei capire da dove prendono i dati quelli che parlano di aumento di consumi".