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A cura di Armando Jatosti

La Spagna regina nel commercio mondiale di clementine

Se le clementine del Marocco primeggiano nei mercati scandinavi, le esportazioni spagnole sono prevalenti in tutti gli altri sbocchi commerciali. Questo il quadro emerso in occasione di una Assemblea del Comité de Liaison de l'Agrumiculture Méditerranénne – C.L.A.M. E infatti gli Spagnoli oggi detengono l'assoluto dominio, per quanto riguarda le clementine, su tutti i mercati europei.

Come noto, gli agrumi easy peeler (a facile sbucciatura, quali appunto clementine, mandarini e mandarino-simili) conoscono da qualche anno una crescita produttiva. Secondo stime dell'USDA, nella campagna 2016/17 si è giunti, a livello globale, a un volume di 28,4 milioni di tonnellate. Per fare un confronto, si pensi che nella stagione 2011/12 il risultato fu di 23,8 milioni di ton.



Negli anni, si è ampiamente affermata la produzione di piccoli agrumi anche in Cina, che ora ha raggiunto ben 19,3 milioni di ton: uno straordinario volume, di gran lunga superiore a quello dell'UE (3,3 mln ton), seguita dal Marocco (1,3 mln ton) e dalla Turchia (poco più di un milione di ton)

Gli easy peeler destinati alla trasformazione industriale nella campagna 2016/17 hanno totalizzato 1,4 mln ton, in prevalenza provenienti dalla Cina (610.000 ton), dall'Unione Europea (328.000 ton) dagli Stati Uniti (160.000 ton).

Nello stesso periodo, le esportazioni di clementine e di mandarini hanno raggiunto 2,3 mln ton, in prevalenza spedite da Cina, Turchia e Marocco, mentre le importazioni (2,1 mln ton) sono state effettuate in prevalenza da Russia, Unione europea e Stati Uniti.

La produzione di piccoli agrumi in Italia
L'Istat valuta che, nel 2016, la produzione di clementine in Italia sia aumentata a oltre 710mila ton, mentre quella dei mandarini è valutata in oltre 140mila ton.

Le clementine sono coltivate soprattutto in Calabria, accentrandosi in particolare nella Piana di Sibari. Nella graduatoria delle produzioni seguono – ma con valori meno importanti - le regioni Puglia, Sicilia e Sardegna.

La qualità delle clementine avviate al commercio è ritenuta ottima, decisamente migliore rispetto alle precedenti campagne, non avendo subito danni da malattie funginee. A gennaio, però, si sono verificati notevoli danni alle piantagioni a causa delle gelate, con temperature scese fino a -6 gradi. Le previsioni per la prossima campagna si preannunciano comunque favorevoli.

La varietà più diffusa in Calabria è il Clementine comune, che è protetta con il marchio comunitario della Indicazione Geografica di Provenienza - I.G.P.

Si sottolinea che le esportazioni di clementine italiane incontrano difficoltà, in quanto subiscono effetti negativi a seguito dell'embargo russo, che è causa di un inasprimento delle condizioni di concorrenza estera sui mercati europei.

Infine, una citazione particolare merita il mandarino di Ciaculli la cui produzione avviene a marzo, in ritardo rispetto agli altri agrumi congeneri.

Nuove varietà
L'innovazione varietale in questo segmento si propone lo scopo di ampliare l'arco temporale delle vendite sui mercati e al contempo migliorare la loro composizione genetica con il risultato di produrre, tra l'altro, frutti apireni e facilmente sbucciabili.

In tale lavoro di ricerca sono fortemente impegnati il CREA di Acireale, l'Istituto Valenciano di Ricerca Agraria (I.V.I.A) e il Volcani Center di Israele. Tra i numerosi risultati di questo tipo di iniziative si evidenziano gli studi effettuati dal CREA, che hanno portato alla creazione della clementina rossa tardiva "Mandared", ottenendo ampi successi sui mercati inglesi e francesi.

Il CREA ha inoltre lanciato l'ibrido triploide "Mandalate" (ottenuto dall'incrocio del Mandarino "Fortune" e il Mandarino "Avana") che è dotato di particolare aroma e sapore. La sua coltivazione si va sviluppando dalla Sicilia anche in Basilicata.

Si segnala inoltre l'ampia diffusione in Spagna dell'ibrido "Nova", che deriva dall'incrocio tra il Clementino comune con il Tangelo. Nella penisola iberica si è pure sviluppata la produzione di due genotipi: "Orri" e il mandarino "Afourer, in grado di estendere il calendario di maturazione fino a marzo.

Infine, ampi consensi sono stati ottenuti dalla varietà "Minneola", un ibrido tra Tangerne e pompelmo. La sua coltivazione avviene principalmente in Israele e in Turchia.

In definitiva, si esprime l'auspicio che le iniziative promosse dalla ricerca scientifica per migliorare la qualità della frutta agrumaria siano supportate da più adeguati stanziamenti finanziari pubblici e privati in modo da incentivarne lo sviluppo, a tutto beneficio dei consumatori.
Data di pubblicazione: