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USA: c'e' spazio per sovvenzionare l'acquisto di frutta e verdura?

I ricercatori delle Università di Harvard e Tufts si sono poste la questione di come favorire il consumo di alimenti sani, in particolare frutta e verdura, anche attraverso una maggiore tassazione sul junk food.

In tale percorso, hanno pubblicato uno studio da cui si evince che il 40% degli Americani vive in zone che potrebbero accogliere una normativa simile a quella recente, che tassa le bibite gassate.

Probabilmente, però, le cose andrebbero anche meglio introducendo un sussidio per la frutta verdura piuttosto che qualcosa di simile alla suddetta tassa.

I ricercatori hanno scoperto che una sovvenzione del 10% per i prodotti ortofrutticoli preverrebbe o ritarderebbe le morti per patologie cardiovascolari più di quanto non farebbe la massiccia campagna mediatica in atto per promuovere un'alimentazione sana, il 10% di imposta sulle bibite gassate o il 30% della sovvenzione prevista per gli utenti in possesso di buoni alimentari.

La squadra di ricerca ha scoperto che le sovvenzioni per la frutta e verdura batterebbero di gran lunga le imposte sulle bibite gassate, se si tiene conto del numero di vite salvate. Secondo il modello, una sovvenzione del 10% per la frutta e verdura risulterebbe nella prevenzione o nella posticipazione di oltre 150mila morti legate a patologie cardiovascolari entro il 2030.

Si tratta di quasi cinque volte il numero di vite salvate rispetto alla sola introduzione di un'imposta sulle bibite gassate (31mila) e poco più di quattro volte rispetto al numero stimato di morti evitate o posticipate dall'incentivo del 30% diretto ai possessori di buoni alimentari (35mila).

Fonte: newfoodeconomy.com
Data di pubblicazione: