Le drupacee spagnole necessitano di un piano strategico e comune di comunicazione
"Sono sorpreso delle interessanti azioni intraprese per incoraggiare il consumo di varie categorie di frutta. Purtroppo nel caso delle drupacee non è stata intrapresa alcuna azione promozionale comune, a eccezione di riduzioni dei prezzi per i grandi distributori, o di stanziamento di fondi per la frutta, da usare per la produzione di succhi di frutta. Stiamo facendo i conti con il fatto che le drupacee sono in gran parte sconosciute sui mercati europei - ha spiegato José María Naranjo - e che questo si scontra con la grande crescita della produzione registrata qui in Spagna. Esistono molte persone che non sanno cosa sia una susina e che non hanno familiarità con i suoi innumerevoli benefici sulla salute, oltre con il suo elevato valore antiossidante ed energetico".
Mentre di solito la stagione delle drupacee iniziava con volumi ridotti che poi aumentavano con l'inizio dell'estate, ad oggi, nel mezzo della primavera, la Spagna ha già a disposizione grossi quantitativi di frutta extra precoce, proveniente principalmente dalle regioni di Murcia e Andalusia.
"Dovremmo portare avanti in modo congiunto un piano strategico di comunicazione, che coinvolga produttori, distributori e catene di supermercati e, naturalmente, che abbia il sostegno della classe politica. Credo che sia più opportuno che affidarsi a programmi di ritiro della frutta - ha sottolineato Naranjo - Considerando tutte le evoluzioni varietali, gli investimenti e gli sforzi alla base delle nostre produzioni, portati avanti per soddisfare le esigenze dei nostri clienti, è molto triste che i frutti vadano a finire all'industria di trasformazione per la produzione di succhi di frutta, puree o marmellate".
Secondo il produttore, esistono già delle promozioni volte ad incrementarne il consumo all'interno delle scuole, portate avanti da associazioni come 5 a day, con le quali si vogliono sensibilizzare i bambini sull'importanza di avere sane abitudini alimentari attraverso il consumo di frutta.
"Sarebbe molto interessante apparire in televisione, senza aver bisogno di nominare nessun marchio in particolare, solo per annunciare l'inizio della stagione, parlare dei benefici sulla salute di questa categoria di frutta, su come aiuti a mantenere il corretto livello di idratazione nei mesi estivi e tanto altro. Esistono anche molti altri prodotti sul mercato che stanno attraendo via via più interesse da parte dei consumatori. Tutto ciò sta facendo sì che le drupacee scompaiano dagli scaffali, nonostante siano sempre stati i frutti estivi per eccellenza, insieme a meloni e angurie".
Focus sulle spedizioni marittime per inviare i frutti migliori in Cina
Lo scorso anno, dopo l'apertura del mercato cinese alle drupacee spagnole (cfr. FreshPlaza del 07/07/2016), Tany Natura ha fatto le prime verifiche. "Quest'anno proseguiremo con le sperimentazioni. Ciononostante, con gli attuali tempi di transito e i parametri qualitativi che ci vengono richiesti dagli importatori di quel Paese, non siamo in grado di spedire grossi quantitativi. Le aziende del settore stanno già facendo degli investimenti interessanti per progredire in termini di tecniche produttive, varietà e infrastrutture, in modo da poter sviluppare una rotta commerciale con la Cina. Se riusciamo a offrire ai loro consumatori ciò che richiedono, otterremo l'accesso a un mercato enorme".
"Quando si parla di trasporto aereo è più difficile fare dei progressi, poiché non abbiamo ancora trovato le giuste infrastrutture con cui collaborare in Spagna. Per questo motivo non possiamo assumerci il rischio di inviare frutta senza refrigerazione. Dobbiamo piuttosto concentrarci sulle spedizioni marittime, adattandole in modo da garantire che i frutti abbiano un ottimo sapore e una consistenza succosa e croccante anche alla fine del viaggio, che dura più di 30 giorni, ed essere in grado di competere con le produzioni locali".
Allo stesso tempo, però, José María Naranjo avverte tutti gli esportatori abituati ad esportare i prodotti in Europa e che sono alla ricerca di mercati alternativi, che "la Cina non ammette errori. E' un grave sbaglio pensare alla Cina come a un rimpiazzo della Russia". Il fatto è che, prima dell'embargo russo, questo Paese assorbiva enormi quantitativi di frutta, e molte delle produzioni in Spagna erano state pianificate per soddisfare questa domanda.
Per maggiori informazioni:
José María Naranjo
Tany Nature
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Web: www.tanynature.com
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