"I progressi nelle soluzioni di logistica, immagazzinamento e imballaggio hanno incrementato notevolmente la shelf life dei piccoli frutti negli ultimi decenni - ha dichiarato Ignacio Santibanez, direttore generale di AI PIA - Eppure, in un mondo dove i prodotti ortofrutticoli possono viaggiare per migliaia di chilometri dal punto di raccolta, può essere difficile assicurare qualità e freschezza ottimali in ogni fase della filiera. I mirtilli in particolare sono un prodotto molto delicato, che richiede un monitoraggio accurato in ogni fase".
Durante la stagione di raccolta 2016/17, AI PIA ha analizzato quasi 100mila campioni di mirtilli freschi per produttori, esportatori e importatori. Le ispezioni hanno scoperto che solo il 43% dei frutti poteva essere classificato come "di qualità" in base agli standard applicabili. La categoria "di qualità eccellente" è rimasta largamente fuori portata, con meno dell'1% di tutti i mirtilli analizzati attribuibile a tale categoria. Il 44% circa dei frutti sono stati classificati come "discreti", mentre la qualità "scarsa" e "pessima" hanno rappresentato, rispettivamente, l'11 e l'1,7% dei campioni esaminati.
Santibanez di AI PIA ha sottolineato le seguenti sfide chiave che devono essere considerate per quanto riguarda la qualità dei mirtilli:
- Condizioni di raccolta variabili
La raccolta dei mirtilli spesso coincide con periodi di temperature e umidità elevate - entrambi fattori che contribuiscono al deperimento rapido del frutto appena raccolto. Le alte temperature durante la stagione di raccolta promuovono la maturazione, ma i mirtilli troppo maturi sono a rischio danneggiamento. Le bacche bagnate, a loro volta, sono suscettibili a fitopatie. Anche se i produttori di mirtilli si impegnano ad assicurare condizioni di raccolta ottimali, le aziende dipendono molto dal clima; è stato dimostrato dalla stagione di raccolta 2016/17 nell'emisfero sud, durante la quale le temperature più elevate hanno causato una raccolta anticipata, rendendo difficile la stagione a produttori ed esportatori. - La necessità di un raffreddamento immediato ed efficace
Tra i mirtilli ispezionati nella stagione di raccolta 2016/17, AI PIA ha dovuto classificare i frutti come di qualità sufficiente o scarsa nel 24,3% dei casi a causa della decomposizione, e nel 16,3% a causa di muffe. Per quanto riguarda i piccoli frutti, il motivo più probabile dietro a questo danneggiamento è un raffreddamento non abbastanza rapido o efficace in post-raccolta. I mirtilli caldi, bagnati e danneggiati creano le condizioni ideali per i microrganismi che li decompongono. Le temperature più fredde riducono drasticamente il tasso di decomposizione e di conseguenza incrementano la shelf life dei mirtilli e la loro possibilità di essere trasportati. - Logistica a lungo raggio
Una catena del freddo ininterrotta durante il trasporto è fondamentale per preservare la qualità dei mirtilli in transito. Secondo i dati AI PIA, nella scorsa stagione d'importazione due terzi delle spedizioni di mirtilli dirette in USA, Regno Unito, Cina, Hong Kong e Paesi Bassi sono state fatte via mare, mentre circa un quarto è stato spedito per via aerea. La spedizione per via aerea permette ai produttori di vendere i loro prodotti entro 48 ore dalla raccolta, ma presenta comunque dei rischi. L'intera spedizione potrebbe essere compromessa se le bacche passano anche solo 15 minuti al sole. - Presentazione e imballaggio
Al contrario di molti altri frutti, le opzioni di imballaggio sono piuttosto limitate per i mirtilli. Solitamente sono confezionati direttamente sul campo ed è sconsigliata qualsiasi altra attività di manipolazione; perciò il primo contenitore deve poter fornire una protezione e una ventilazione sufficiente ed essere adatto alle temperature più basse mantenute durante il trasporto. I produttori sperimentano diversi materiali (sostituendo la plastica con materiali biodegradabili) e aggiunte extra (come i tappetini assorbenti e contro gli urti), ma a livello di forma, il formato clamshell resta lo standard per il settore. Anche se soddisfa i criteri funzionali, questo imballaggio non si presta molto al marketing e i produttori devono affidarsi alla visibilità del prodotto per realizzare la maggior parte delle vendite.
"Per un prodotto deperibile come i mirtilli, ogni passo della catena di fornitura è ricco di insidie e un solo errore può arrivare a costare molto - ha dichiarato Santibanez - Controlliamo le condizioni della frutta e le temperature in tutta la filiera, dal produttore al supermercato. Con la maggior parte dei prodotti, l'approvazione o il rifiuto finali dipendono dal consumatore. Salvaguardando però la qualità in ogni fase critica, facciamo tutto il possibile per avvicinarci alle aspettative del cliente".
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Ignacio Santibanez
AI PIA
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Web: produceinspectors.com
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