Stefano Andraghetti, presidente Cesac, mercoledì 14 giugno 2017 ha presentato a Bologna, presso la sede Apo Conerpo, i numeri del bilancio. "Le patate e cipolle rappresentano il primo settore nella nostra coop, seguito da quello dei cereali e vitivinicolo. Ma voglio ricordare anche la quarta gamma, che sta crescendo molto nella nostra realtà. Il fatturato totale supera i 60 milioni di euro".
Per il settore orticolo si prevedono investimenti, già deliberati dal Cda, per circa 600mila euro. "Non facciamo domanda al Psr - ha affermato il presidente - in quanto le domande risultano essere in numero molto elevato rispetto ai fondi previsti. In più, il bando del Psr prevede l'obbligo di poter scegliere solo due delle tre filiere a cui poter aderire".
Un momento della conferenza stampa del 14 giugno 2017
Patate e cipolle sono coltivate su circa 1200 ettari per un fatturato nel 2016 di circa 23 milioni di euro. Le rese per le cipolle sono state pari a 58 ton/ha e 51 ton/ha per le patate.
"Grazie all'andamento meteo - ha detto il presidente - abbiamo registrato un record di cipolle e una forte produzione di patate. Anche in questo esercizio, si è visto un buon andamento della quarta gamma, che registra segnali incoraggianti nel segmento Horeca, con vendite complessive pari a 6.300 tonnellate contro le 5.500 del 2015". Si tratta di patate, cipolle e carote già lavate, tagliate e imbustate in confezioni da 2-5 kg destinate all'Horeca.
Stefano Andraghetti, presidente Cesac, e Gabriele Chiesa, direttore Apo Conerpo.
Sul totale del fatturato, patate e cipolle incidono per il 28% e la quarta gamma per l'8%. Il presidente si è soffermato sulle patate. "Il settore è organizzato, esiste una Borsa patate con un contratto quadro che garantisce un prezzo minimo per le produzioni di qualità. Le liquidazioni per gli agricoltori non sono state eccezionali ma comunque molto buone. I consumatori chiedono sempre la patata al selenio Selenella e la Dop di Bologna. Oggi, a metà giugno 2017, i prezzi non sono buoni ma cresceranno di certo".
Raccolta della cipolla (foto d'archivio)
Discorso diverso per le cipolle: "Un'elevata produzione a livello generale ha reso statico il mercato. Nel 2016 siamo scesi a liquidazioni di 5-6 centesimi il kg per la cipolla gialla, poco di più per le bianche e rosse. Sono cifre basse, non remunerative. Le grandi quantità prodotte ci hanno costretto ad affittare magazzini di stoccaggio, aumentando i costi".
Alcuni dei dati presentati in conferenza stampa.
Infine, uno sguardo all'immediato futuro: il presidente stima, per il 2017, circa 40 tonnellate/ha per le patate e 45 ton/ha per le cipolle. "Ma si rischia di assistere a dei cali, a causa dell'attuale andamento meteo caratterizzato da elevate temperature sia di giorno, sia di notte".
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