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Drupacee, nei prossimi giorni il mercato dovrebbe migliorare

La sovrapposizione fra aree produttive e l'allegagione abbondante ha causato, specie nei giorni scorsi, una disponibilità elevata di drupacee in particolare albicocche e ciliegie con prezzi poco soddisfacenti per i produttori.


(Tutte le immagini sono d'archivio della campagna 2016)

Al nord d'Italia, pesche e nettarine stanno entrando in produzione in maggiori quantitativi, in questi giorni. Il caldo che dovrebbe spingere i consumi, e la qualità buona della frutta fanno sperare al meglio per i prossimi giorni. La Gdo, al di là dei proclami che in genere fa in inverno sul giusto prezzo ai produttori, poi al momento di comprare applica i rigidi principi della domanda e dell'offerta e le buone intenzioni annegano in liquidazioni al di sotto dei costi di produzione.



Questi alcuni dei concetti emersi parlando con alcuni operatori commerciali specializzati in drupacee. Ne abbiamo sentiti quattro. Il primo afferma che "la sovrapposizione fra aree diverse come sud e nord d'Italia, compreso il prodotto proveniente dalla Spagna ha causato una elevata presenza di drupacee sui mercati, con conseguente flessione dei prezzi. Nel contempo, gli spazi sugli scaffali non sono stati adeguati alla realtà. L'anticipo di produzione ha fatto sì che i supermercati, molto rigidi nelle loro programmazioni, non prevedessero più spazio per le drupacee. Detta in altre parole, la geografia dello scaffale non è elastica. A soffrire di più, albicocche e ciliegie".



Il secondo operatore è ottimista per i prossimi giorni, "quando avremo smaltito una discreta quantità di albicocche e quelle che entreranno saranno quantitativamente in numero inferiore. Le previsioni sono buone e credo che il mercato assorbirà meglio le drupacee del periodo. Pesche e nettarine del nord devono ancora entrare in piena produzione. Riguardo alle ciliegie, si difendono le produzioni di pezzatura elevata e buona qualità".



Il terzo commerciante spiega che "la situazione è figlia di una mancata programmazione. E' vero che la stagione non ha aiutato, causando sovrapposizioni, ma in realtà chi conosce quante piante di drupacee ci sono in Italia? Tolte le cooperative e le Op private, un'ampia fetta degli agricoltori pianta così, senza un criterio prestabilito. E so, per aver visto con i miei occhi, che in certe zone, specie al sud d'Italia, di ettari di drupacee ne sono stati messi a dimora tanti".



In generale, non è che il mercato per albicocche e ciliegie sia stato fermo. Il fatto è che, fino ad oggi, la produzione è stata notevole dal punto di vista quantitativo. Il quarto operatore commerciale segnala che fino a oggi i mercati sono stati pesanti un po' ovunque, anche perché la Spagna ha così tanto prodotto che ha invaso ogni angolo d'Europa.