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Spagna: alcune associazioni criticano l'entrata di patate francesi del vecchio raccolto

Dopo la denuncia italiana (cfr. FreshPlaza del 01/06/2017), anche dalla Spagna arriva un'ondata di critiche all'entrata nel Paese di patate francesi del vecchio raccolto.

Alcune associazioni agricole spagnole, come Asociafruit, PAG Sevilla e Areda, si sono lamentate della situazione dei produttori di patate in Andalusia, a causa dell'inserimento "permanente" di patate francesi del vecchio raccolto e di scarsa qualità, a discapito delle novelle spagnole di livello superiore.

In una dichiarazione congiunta, il presidente di Asociafruit Marco Antonio Román, il segretario generale PAG Sevilla Juan Carlos Pallares e il rappresentante di Areda Anibal Román, hanno ricordato che questo settore genera oltre 18.000 posti di lavoro in tutta la Spagna, con una produzione media di 250mila tonnellate in Andalusia, dove vengono coltivati ​​6.000 ettari. "Meno della metà dei dieci anni precedenti, quando si registravano 15.000 ettari di colture di patate nella regione".

"I consumatori devono sapere che le novelle spagnole conservano tutte le loro proprietà nutrizionali e culinarie, rendendole ideali per friggere. Da parte loro, le patate francesi del vecchio raccolto hanno già perso la maggior parte delle loro caratteristiche nutrizionali e culinarie, essendo frigoconservate".

"Non comprendiamo - continuano i tre nella nota - la strategia di grandi distributori e confezionatori, che non rispettano gli impegni di offrire ai consumatori prodotti locali. Questo significa: perdite per i produttori andalusi di oltre 50 milioni di euro in questa campagna; il 50% delle entrate della campagna 2016, quando il prezzo pagato ai produttori era di 0,40 euro al chilo, rispetto a 0,20 euro di media in questa stagione; costi di produzione pari a 0,30 euro al chilo, ben al di sopra dei prezzi correnti".

E concludendo: "Ancora più sorprendente è che il mercato dell'Europa centrale sia la destinazione principale delle migliori patate dell'Andalusia, mentre gli ipermercati spagnoli, con il sostegno dei confezionatori, sono responsabili del boicottaggio della produzione andalusa di patate".

Fonte: lainformacion.com
Data di pubblicazione: