Iran: biocarburanti prodotti dagli scarti dell'industra agrumicola
I rifiuti e gli scarti degli agrumi contengono vari polimeri di carboidrati solubili e insolubili, che costituiscono la materia prima ideale per la conversione in biocarburanti biologici come etanolo e biogas. I ricercatori di Scienze Agrarie dell'Università di Gorgan (Iran) hanno analizzato il potenziale di produzione di biocarburanti partendo dai rifiuti e scarti della lavorazione del settore agrumicolo.
Nel 2014, la superficie di coltivazione (comprese aree fertili e non) ortofrutticola è stata di circa 2,59 milioni di ettari in Iran e nello stesso anno la produzione di agrumi è stata di 4,3 milioni di tonnellate.
La produzione di agrumi più alta è nella provincia di Mazandaran, seguita dalle province di Fars e Kerman. Circa 1,2 milioni di tonnellate di agrumi vengono lavorati dall'industria di trasformazione come prodotto di bassa qualità generando circa 683mila tonnellate di scarti.
I risultati hanno mostrato che i rifiuti prodotti dall'industria degli agrumi hanno un buon potenziale per la produzione di biocarburanti in Iran. Si stima che la produzione di etanolo e biogas dai rifiuti della lavorazione degli agrumi sia di circa 27 milioni di litri e 37 milioni di metri cubi, rispettivamente. L'Iran ha anche un potenziale di produzione di biodiesel che varia da 93.277 a 179.283 tonnellate.
Fonte: Taghizadeh-Alisaraei Ahmad, Hosseini Seyyed Hasan, Ghobadian Barat, Motevali Ali, 'Biofuel production from citrus wastes: A feasibility study in Iran', 2017, Renewable and Sustainable Energy Reviews, Vol. 69, pag. 1100-1112.