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Crescente protezionismo nei Paesi emergenti

Cosa riserva al mercato europeo l'attuale incertezza geopolitica?

Durante un evento dedicato al commercio ortofrutticolo belga, Jonathan Holslag, rinomato esperto del mercato cinese, ma interessato anche ad altri Paesi, ha approfondito l'incertezza politica e come essa influenzi i commerci.

Durante l'evento, sono stati discussi diversi argomenti relativi a questa questione, tra cui i cambiamenti geopolitici, Trump, la Brexit, il protezionismo, i disordini, le evoluzioni in Russia, Cina e altre economie emergenti.

Jonathan ha fornito un'immagine acuta ma realistica di ciò che bisognerà tenere a mente nei prossimi anni. "Non sono un catastrofista, ma i prossimi anni non promettono bene, perché stiamo vivendo in un mondo turbolento, nervoso, protezionista e ostile. Ci sono soluzioni, ma vedo un'incapacità nel tradurle in pratica".


Jonathan Holslag.

Incertezza
"Il mondo è giunto a un bivio importante. Siamo riusciti a evitare una recessione, la crisi è rientrata, ma i problemi sottostanti non sono stati risolti. Non siamo ancora al sicuro, l'Eurozona resta incredibilmente vulnerabile - ha dichiarato - In ogni caso, ci saranno nuovi sconvolgimenti".

Jonathan ha dato varie spiegazioni circa l'incertezza attuale. Come, per esempio, il cambiamento nell'equilibrio del potere. "L'Occidente sta perdendo potere a favore di Paesi emergenti come Cina e India. Anche se il potere d'acquisto in Europa è aumentato, non lo ha fatto granché dal 2008. Inoltre, rispetto al 2009 sono 3,2 milioni le persone in meno che lavorano nell'Eurozona". Il ruolo dell'Europa sta diventando sempre meno incisivo in molti settori. "L'influenza sul commercio e sulla competizione è in flessione da quando Cina e India hanno cominciato a guadagnare potere. Un altro punto che influenza il commercio è l'indebolimento militare. E si sa che non si conta poi tanto nelle discussioni, se a livello militare si è di scarso rilievo". 

Crescita
"Secondo gli economisti, tutto andrà bene. Ma ci sono anche risultati meno positivi. L'impatto della crescita nel commercio in container, per esempio, è invisibile per i consumatori. Le evoluzioni positive di un'economia in crescita sono deludenti se rapportate alla vita di tutti i giorni. Dobbiamo avere una prospettiva più ampia e non fissarci solo sul PIL. In Europa quasi tutti hanno debiti. La torta sta crescendo, ma il peso specifico diminuisce". 

Scarsità
Un altro problema che emergerà nei prossimi anni è la carenza. "In alcune parti del mondo, la fame è una questione urgente e il numero dei morti è in aumento. Abbiamo una conoscenza adeguata per fare qualcosa, ma l'implementazione è troppo lenta".

Insoddisfazione
Holslag ha parlato anche di un altro tipo di crisi, quella umana. "Il PIL può anche essere elevato, ma il numero di depressioni e suicidi è in aumento. Come si svilupperà il benessere degli europei? I giovani frustrati aumentano sempre di più. Questi giovani vengono conquistati da politici nazionalisti e populisti e votano anche per questi partiti. I gruppi che votano questi partiti sono spesso composti da giovani disorientati e persone anziane e sole". 

Dipendenti dalla Cina
"Le società agricole cinesi sono in realtà finanziate dallo Stato che rende la Cina indipendente dai player esterni. Queste società dovrebbero incrementare la quota di mercato domestico. In Cina vengono chiamati "campioni agricoli nazionali". Nelle economie emergenti come India e Cina, la sicurezza economica è molto importante. Il governo si sta concentrando sul nazionalismo economico. La Cina sta mettendo molto denaro da parte per la promozione dei suoi prodotti, circa 42 miliardi di dollari per rafforzare il mercato. In Belgio pensiamo come una nazione, ma loro pensano da continente. A livello di occupazione agricola, i cambiamenti sono troppi. Sempre più Paesi emergenti tornano al protezionismo e questa è una grave minaccia per noi". Jonathan prevede uno scontro tra Cina e USA. "E' molto probabile che se la Cina continuerà a crescere, la situazione non resterà pacifica". 

Russia
La relazione tra Europa e Cina è molto stabile. "I rapporti ancora tesi con la Russia giocano un ruolo importante, in questo. Le tensioni continuano ad aumentare, i Russi sembrano non avere paura di niente. Lo stesso vale per la Turchia e in realtà anche per tutto il Medio Oriente". In Africa e Asia del sud è presente un'instabilità di regime. "L'Africa ha molto potenziale per i prodotti freschi, ma dobbiamo tenere a mente che molti dei Paesi in questo continente non sono stabili. India e Asia del sud sono altri esempi. Sembra che, al momento, riusciamo ad avere successo con le nostre pere, ma continuerà così? La popolazione continua a crescere a dismisura, ma non vengono quasi creati posti di lavoro".

Mondo
"La mia analisi relativa alla situazione mondiale è che tutto tornerà alla normalità. Tutto ciò che abbiamo sperimentato dopo la caduta del muro di Berlino non è stato normale. Un periodo di pace e prosperità e prevedibilità. Gli USA erano di gran lunga la potenza maggiore e nessuno poteva toccarci. Quel periodo di prosperità ora fa parte del passato, credo. Ciò a cui stiamo assistendo ora è un mondo normale di poteri politici e interessi nazionali, volatilità e incertezza". 

Consigli per il settore ortofrutticolo: promozioni domestiche
Senza dubbio, secondo Jonathan, ci sono opportunità per il settore. "Ma le aziende dovranno lottare per ottenerle. La competizione sta aumentando e si diventerà più esigenti. Tuttavia, bisogna continuare a considerare tutto ciò in termini di opportunità e sfide. Credo che il settore della frutta e verdura delle Fiandre possa superare simili sfide". Come risponderà il settore della frutta e verdura a tutti questi sviluppi? Jonathan: "Raccomanderei di tenere il mercato domestico su un livello elevato. Se tutti noi consumassimo dieci grammi in più, si riuscirebbe ad avere un impatto maggiore rispetto a diverse centinaia di migliaia di ton di frutta in India o Cina. Non dico che l'export non sia importante, ma per il settore ortofrutticolo è altrettanto importante continuare a impegnarsi nei nostri mercati. Un aspetto importante è investire sui bambini. Ho già assistito agli sforzi del settore sostenuti a livello domestico, ma si potrebbero decisamente incrementare. Inoltre, sarebbe interessante rafforzare il legame tra produttore e formazione scolastica. I bambini dovrebbero sapere che le pere non spuntano direttamente dal terreno. Il mercato di domani dovrebbe essere preparato a raccontare la storia che c'è dietro i prodotti". 

Consiglio per l'export
Holslag vede altre importanti questioni nel settore export. "La sicurezza può essere offerta come argomentazione valida per la vendita. La nostra frutta e verdura non è contaminata da sostanze cancerogene e questo dovrebbe essere enfatizzato. Anche qualità e sapore sono questioni importanti. Molti Paesi asiatici hanno una cultura del sapore e alimenti ricchi. Dobbiamo puntare sull'esperienza sensoriale".

In qualità di vero e proprio esperto dell'Asia, Jonathan ha dichiarato che saper raccontare una storia è molto efficace. "Gli asiatici vanno matti per le favole. Re e principesse sono molto popolari, in questi Paesi. Perciò bisogna fornire al prodotto una storia. Può essere usata un'immagine della regina con una pera Conference. Gli asiatici sono appassionati di castelli e panorami. La classe media è un gruppo importante e si dovrebbe investire su di esso. Sono in cerca di un tipo di romanticismo che non possono trovare nel proprio Paese".

Tuttavia, Jonathan ritiene anche che gli esportatori debbano rimanere realisti. "Si dovrebbe investire molto di più nella valutazione dei rischi. La volatilità è notevole e dovremmo riuscire a prevedere cosa ci aspetterà. Anche i primi stadi di una competizione che potrebbe generare difficoltà. La pera Conference è veramente così unica nel suo genere? E' impossibile da produrre in Cina oppure regioni con climi simili coltiveranno questa varietà di pere in futuro? Dovremmo sicuramente approfondire questo aspetto". 

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: