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Hapag-Lloyd si e' fusa con United Arab Shipping Company

Il 24 maggio Hapag-Lloyd e United Arab Shipping Company (Uasc) si sono fuse. Erano in business combination agreement da oltre un anno, ora condividono le strutture, i beni e gli impiegati.

Il consiglio degli azionisti della compagnia tedesca, guidato da Oscar Eduardo Hasbún Martínez e José Francisco Pérez Mackenna, ha approvato un aumento di capitale da 400 milioni di dollari, da attuare entro i prossimi sei mesi. Nel prossimo paio, invece, la dirigenza conta di completare il processo di riallocazione degli impiegati. Entro fine anno si dovrebbe chiudere il tutto, mettendo insieme i 118 servizi di Hapag con i 45 di Uasc per un totale di 10 milioni di teu di volume di trasporto.

La flotta, sommando le due, arriverà a 230 navi con un'età media di 7,2 anni e una stazza media di 6,840 teu, poco più della media mondiale (delle prime 15 compagnie) che è di 5,280 teu. "Siamo ottimisti, contiamo di chiudere l'integrazione con Uasc entro la fine dell'anno", annuncia Rolf Habben Jansen, CEO di Hapag.

Questa non è la prima fusione che compie Hapag-Lloyd. Nel 2005 c'è stata quella con la compagnia canadese Cs Ships, nel 2014 con la cilena Csav. L'armatore ha calcolato che dalla fusione con Uasc si risparmieranno 435 milioni di dollari da qui ai prossimi due anni. Per lo più, acquisendo unità giovani da Uasc, l'armatore non intende considerare la necessità di nuovi ordini "per i prossimi anni".
Data di pubblicazione: