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Patate novelle italiane vs frigoconservate estere: a quando il passaggio alle prime?

Pare che la grande distribuzione italiana, al momento, stia ancora dando la preferenza alla vendita di patate frigoconservate estere, in prevalenza francesi, mentre il prodotto fresco novello nazionale è già ampiamente disponibile. A chiedersi quando la situazione cambierà, un produttore e commerciante che, intervistato da FreshPlaza, ha voluto esprimere la sua riflessione, confermando tra l'altro i prezzi alla produzione calanti, rilasciati da Ismea in merito alla 21ma settimana del 2017 (cfr. FreshPlaza del 31/05/2017).



"La situazione delle patate novelle è disastrosa in termini di consumi, di vendite e di prezzi. Facendo un giro da Nord a Sud Italia ho riscontrato che nelle catene distributive nostrane l'80% di patate vendute è frigoconservato di provenienza estera, francese principalmente. Il paradosso lo raggiungiamo poi al Meridione, nel cuore della produzione della novella (vedi Sicilia, Puglia, Campania)... e invece in molti reparti ortofrutta dei punti vendita si vedono ancora tuberi vecchi".

I volumi di novelle sono in linea con le altre annate e, come spiega il produttore/commerciante, la campagna è partita con 15 giorni di ritardo rispetto allo scorso anno. "Le novelle, in questo momento, dovrebbero spuntare prezzi superiori alle patate frigoconservate e invece registrano quotazioni decisamente inferiori. Praticamente ciò significa che si stanno svendendo!".

"Le patate frigoconservate francesi - ammette il produttore/commerciante - sono di buona qualità e quest'anno si sono conservate bene. L'anno scorso la situazione era diversa, in quanto il prodotto francese era inguardabile; perciò la Gdo si riversò convintamente sulla novella siciliana e pugliese. Ora però mi chiedo perché si preferisca addirittura pagare di più per il prodotto francese piuttosto che passare alle novelle nostrane? Per contratti di fornitura già stipulati? Fino a un mesetto fa, era pure plausibile, in quanto le novelle costavano quasi il doppio rispetto al prodotto frigoconservato. Ora però non me lo spiego".