Il clima di fiducia migliora nella grande distribuzione a maggio 2017
Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori registrano un calo, seppur con intensità diverse: il clima economico e il clima personale passano rispettivamente da 125,0 a 124,7 e da 101,5 a 100,2; il clima futuro diminuisce da 110,1 a 108,1 e quello corrente passa da 105,6 a 105,2.
I giudizi dei consumatori riguardo la situazione economica del Paese rimangono stabili (il saldo a quota -51) mentre le aspettative peggiorano (il saldo da -32 a -33); continuano ad aumentare, per il secondo mese consecutivo, le aspettative sulla disoccupazione (da 29 a 33 il relativo saldo).
Con riferimento alle imprese, nel mese di maggio si registrano segnali eterogenei fra i settori indagati: il clima di fiducia cala nel settore manifatturiero e in quello dei servizi (l'indice diminuisce, rispettivamente, da 107,7 a 106,9 e da 107,2 a 105,5); nelle costruzioni l'indice rimane sostanzialmente stabile (da 128,0 a 128,1) e nel commercio al dettaglio registra un incremento passando da 110,8 a 111,1.
Nel commercio al dettaglio il clima di fiducia sale da 110,8 a 111,1. Aumenta, in particolare, il saldo dei giudizi sulle vendite correnti e diminuisce quello relativo alle aspettative sulle vendite future; in accumulo sono giudicate, infine, le scorte di magazzino. Il clima di fiducia migliora da 111 ,0 a 114,7 nella grande distribuzione, ma peggiora da 110,3 a 101,7 in quella tradizionale.
Nella prima, aumenta sia il saldo dei giudizi sulle vendite correnti, sia quello relativo alle aspettative sulle vendite future; nella seconda, al contrario, i saldi di entrambe le variabili emergono in diminuzione. Quanto alle scorte di magazzino, il saldo della variabile aumenta nella grande distribuzione e diminuisce in quella tradizionale.