Stati Uniti, terza meta dei prodotti italiani
Nel 2016 la bilancia commerciale dei prodotti agroalimentari italiani ha evidenziato una significativa riduzione del deficit strutturale in valore, grazie alla buona performance delle esportazioni che, nello specifico, hanno raggiunto 38,4 miliardi di euro, in aumento del 4% sull'anno precedente. Al contrario, le importazioni, a causa di una domanda interna che è rimasta debole nel 2016, rimangono stabili a 42,9 miliardi di euro, consentendo il recupero del disavanzo per un valore di poco inferiore a 1,5 miliardi di euro.
Guardando all'interscambio con gli USA, la bilancia commerciale italiana dell'agroalimentare mostra un surplus pari a 2,9 miliardi di euro nel 2016, in aumento di 350 milioni di euro rispetto all'anno precedente; le esportazioni verso il mercato statunitense si attestano a poco più di 3,8 miliardi di euro, in aumento del 5,8% rispetto al 2015. Nei primi due mesi del 2017, a differenza di quanto emerso per l'intero agroalimentare italiano, che ha mostrato un peggioramento del deficit in confronto allo stesso periodo dell'anno precedente, la bilancia commerciale con gli USA si è contraddistinta per un incremento del surplus di 24 milioni di euro, dovuto all'aumento delle esportazioni (+4,2) e alla stabilità delle importazioni (-0,3%).
Per quasi tutti i comparti produttivi, gli scambi con il mercato statunitense fanno registrare un surplus di bilancio; fanno eccezione le coltivazioni foraggere, l'ittico, le coltivazioni industriali e la frutta fresca e trasformata.
L'export agroalimentare italiano verso gli USA per comparti produttivi (mln euro)
Fonte: elaborazione ISMEA su dati ISTAT - Clicca qui per un ingrandimento della tabella.
La quota di mercato dell'Italia negli Stati Uniti per i prodotti agroalimentari nel complesso nel 2016, sulla base delle statistiche d'importazione del paese, è del 3,3%. Negli ultimi due anni, le importazioni dall'Italia sono cresciute più del totale, con una forte crescita nel 2015 (+22%, a fronte del 20% del totale import) e un +4,2% nel 2016. I dati provvisori del primo trimestre del 2017 non mostrano risultati altrettanto positivi per l'Italia, mostrando una crescita del valore dei prodotti italiani del 2,6%, inferiore rispetto all'incremento delle importazioni totali statunitensi, in recupero del 7% su base tendenziale.