Marche: presentazione del progetto GoodBerry
Il progetto GoodBerry mira proprio a rafforzare la competitività della produzione europea di fragola e piccoli frutti, mettendo in campo innovazioni tecnologiche e nuove tecniche di coltivazione in grado di contrastare tutti quei fattori che influenzano la capacità produttiva (in primis le variazioni climatiche) che interessano le principali aree di coltivazione europee. Questo studio permetterà, in sostanza, di identificare nuovi fattori molecolari (metaboliti/geni/alleli/loci) capaci di conferire una produzione maggiore e più controllata, stabile nel tempo, sostenibile e qualitativamente migliorata. La Comunità europea negli ultimi tempi sta sostenendo molto la ricerca su fragola e piccoli frutti, forse perché sta prendendo consapevolezza del fatto che a livello comunitario questi frutti hanno un ruolo molto importante e crescente in quasi tutti i Paesi, e che, benché siano piccole produzioni, sono capaci di offrire garanzie di reddito e buone opportunità di sviluppo rurale anche in aree molto marginali.
Nell'ambito di questo progetto è stata avviata una collaborazione tra l'UNIVPM e l'ASSAM per uno studio dedicato alle tecniche di coltivazione a basso impatto, identificando due fattori agronomici determinanti: il fabbisogno idrico e quello nutrizionale. In questo primo evento dimostrativo saranno presentati i risultati preliminari di uno studio dove viene analizzata la capacità di adattamento di 3 varietà di fragola applicando una riduzione all'80% e al 60% del regime idrico e di azoto normalmente utilizzato nell'areale di coltivazione della Regione Marche.
L'obiettivo dell'incontro, che si svolgerà venerdì 26 maggio alle ore 16:00 presso l'Azienda Sperimentale dell'ASSAM in via San Marziale 30 a Petritoli (provincia di Fermo), è quello di stimolare la discussione sull'opportunità di utilizzare varietà più rustiche e precise tecniche di monitoraggio così da ridurre il più possibile gli input idrici e nutrizionali senza compromettere la capacità produttiva e la qualità degli impianti fragolicoli.
L'incontro è anche finalizzato ad avviare una discussione sulla possibilità di estendere la coltivazione di fragola e piccoli frutti nella Regione Marche riprendendo anche le esperienze della Coop Sant'Orsola e di altre realtà locali sulle attuali opportunità offerte dal mercato.
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