Iscriviti alla nostra newsletter giornaliera e tieniti aggiornato sulle ultime notizie!

Iscriviti Sono già iscritto

State utilizzando un software che blocca le nostre pubblicità (cosiddetto adblocker).

Dato che forniamo le notizie gratuitamente, contiamo sui ricavi dei nostri banner. Vi preghiamo quindi di disabilitare il vostro software di disabilitazione dei banner e di ricaricare la pagina per continuare a utilizzare questo sito.
Grazie!

Clicca qui per una guida alla disattivazione del tuo sistema software che blocca le inserzioni pubblicitarie.

Sign up for our daily Newsletter and stay up to date with all the latest news!

Registrazione I am already a subscriber

Italia: nel primo trimestre 2017 le imprese fallite o chiuse tornano ai minimi dal 2009

Le chiusure di aziende in Italia sono tornate ai livelli del 2009. E' quanto emerge dai risultati dell'osservatorio su fallimenti, procedure e chiusure di imprese relativo al primo trimestre 2017, diffusi da Cerved.

Complessivamente, si legge in un comunicato, sono 19.000 le imprese che hanno lasciato il mercato fra gennaio e marzo, il 5% in meno rispetto allo stesso periodo del 2016, il livello più basso dal 2009.

La procedura fallimentare è stata intrapresa da 3.000 aziende (-17%). Le procedure concorsuali diverse dai fallimenti aperte sono state 400 (-26%), con i concordati preventivi crollati del 43%. Anche i pre-concordati, la procedura che permette di bloccare le azioni esecutive dei creditori in attesa di presentare un piano di risanamento ed entrare nel concordato preventivo vero e proprio, sono scesi a 400, minimo da quando è stato creato lo strumento (2012). Tra gennaio e marzo, infine, sono state liquidate 15.000 società in bonis (-1,6%).

"I segnali dei primi tre mesi sono positivi", commenta Marco Nespolo, amministratore delegato di Cerved. "Il calo di fallimenti e altre procedure concorsuali, già in atto da un paio di anni, ha preso vigore, con l'industria che è finalmente tornata ai valori pre-crisi. La diminuzione di nuovi default, che secondo le nostre attese proseguirà anche nei prossimi trimestri, è un fattore cruciale per favorire lo smaltimento dello stock di Npl e la ripresa del credito alle Pmi".
Data di pubblicazione: