Palma Di Montechiaro (AG): l'anno prossimo caleranno gli areali dedicati a melone
"Non siamo riusciti neanche a coprire un quarto delle spese di produzione con le vendite del prodotto precoce. Le varietà tardive sono ora sui mercati ma seguono ormai la stessa scia in materia di prezzi. Ormai la frittata è fatta!" commenta a FreshPlaza Vincenzo Comparato, presidente della Società cooperativa Fruttomania, la quale conta 40 anni di esperienza nel settore e 40 dipendenti fissi, la cui metà rischia di perdere il posto di lavoro.
Il collaboratore Salvatore Camilleri aggiunge: "Quest'anno ad aprile la grande distribuzione ha preferito le produzioni marocchine e senegalesi, tagliando fuori gran parte dei meloni siciliani (di 10 pedane solite, solo 2). Si tratta di un gioco al massacro, in quanto il prodotto si riversa in massa sul mercato, spingendo sempre più i prezzi all'origine al ribasso, anche quelli di varietà qualitativamente superiori come Red Falcon".
Secondo Camilleri, la campagna di quest'anno è praticamente conclusa (anche se ufficialmente durerà fino a metà giugno). "Anche con l'aumento fisiologico dei consumi, non compenseremo alcunché. Certo è che per la prossima stagione, la produzione si dimezzerà per via del calo di areali dedicati. Le piccole aziende saranno costrette a chiudere e le grosse ridurranno i volumi di almeno il 50%".
Per la prossima campagna, inoltre, si prevede sempre che l'estero la farà da padrone. "E' una situazione insostenibile" chiosano presidente e responsabile vendite.
Contatti:
Vincenzo Comparato (presidente)
Salvatore Camilleri (collaboratore)
Società cooperativa Fruttomania
Email: fruttomania@virgilio.it