E' il caso della OP Rosaria: il presidente Aurelio Pannitteri ha esposto, in occasione di Macfrut 2017, alcuni esemplari di Tarocco di notevole pezzatura. "Si tratta della varietà Meli, un Tarocco tardivo che ci consentirà, nel giro di 2-3 anni, di ampliare il calendario di commercializzazione fino al 10-12 giugno".
Il Tarocco Meli
"Abbiamo scelto - prosegue Aurelio - di impiantare questa nuova varietà anche perché la pianta è generosa nei calibri". Meli è un cultivar di origine italiana che presenta una forma ovoidale, una buccia mediamente papillata e sottile, una succosità elevata e semi praticamente assenti.
Presente in fiera a Rimini con uno stand di sicuro impatto, Pannitteri è convinto che la riconoscibilità di un prodotto sia la chiave di volta del successo: "Non sempre il consumatore è in grado di distinguere, a prima vista, da un'arancia bionda Navel e un'arancia pigmentata. Noi gli semplifichiamo la vita con il nostro marchio Rosaria, sinonimo di arancia rossa".
Lo stand aziendale
A Macfrut, abbiamo fatto la conoscenza anche delle nuove leve in azienda: il nipote di Aurelio, Giuseppe, e il figlio Davide.
Aurelio (al centro) con Giuseppe e Davide
Quest'ultimo sta cominciando ora il suo quinto anno in azienda e ci rivela: "Non mi aspettavo che il nostro marchio Rosaria fosse tanto conosciuto e riconosciuto. Dare un nome all'ortofrutta è importante, così come investire in innovazione varietale. Noi stiamo costruendo per il futuro. Quest'anno è mancato oltre il 50% del prodotto per via del clima; ma noi rispondiamo con l'impianto di migliaia di nuovi alberi di Tarocco tardivo. Le sfide non ci spaventano!".
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