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Arance: campagna negativa e finita in anticipo

"Campagna negativa per le arance. Così come anticipato nella primavera 2016, dopo un'annata precedente di elevata produzione, si sono confermate le previsioni di agrumi scarsi e a prezzi elevati. Successivamente le piogge, registratesi dal mese di settembre 2016 a febbraio 2017, hanno portato abbondante cascola, e quindi mancata raccolta. I venti forti e le gelate hanno, infine, dato il colpo di grazia: parte del prodotto si è infatti rovinato". Questa l'analisi di Corrado Vigo, agronomo specializzato in agrumi e tecnico della "Commissione Agrumi" di Bruxelles.

Il discorso vale per tutte le varietà. Tanto che quest'anno la campagna si è chiusa prestissimo: già a metà/fine marzo non c'erano più Tarocco. Secondo quanto ci spiega Vigo, il fatturato reale delle aziende agrumicole è risultato davvero basso. "Si sono salvati solo i produttori che hanno impianti giovani, e che quindi non risentono ad esempio del virus Tristeza".

I prezzi
"Mentre nella campagna 2015/16 si sono registrate quotazioni alla produzione di 0,04-0,06 euro/kg, quest'anno si è oscillato tra 0,35 e 0,70 euro/kg fino a raggiungere addirittura 1,00 euro nella fase finale". Vigo sottolinea che per il consumatore finale non cambia molto, in quanto quest'ultimo trova una stabilità di prezzo che non corrisponde a quello di partenza.

Un meccanismo a discapito dell'intero comparto, perché non avviene la ridistribuzione del denaro circolante. "Questo implica - conclude Vigo - la mancanza di investimenti, di ricambio varietale, e quanto altro. C'è una grossa fetta di produttori che soffre".