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Svizzera: i produttori sudamericani di banane alla Coop

"Da giovane pensavo che gli europei fossero pazzi: perché altrimenti avrebbero desiderato le banane verdi che noi cogliamo ancora acerbe dagli alberi?" Oggi, naturalmente, Fabiola del Rosario Ramon San Martin sa bene cosa accade alle "sue" banane - ossia, che vengono trasportate in Europa via nave e poi portate a maturazione al momento giusto. La 51enne è presidente di El Guabo, una cooperativa con sede in Ecuador. Eppure, di fatto, non ha ancora mai visto con i propri occhi cosa succede davvero ai frutti dall'altra parte dell'Atlantico.

Ora è arrivata l'occasione giusta: su invito di Coop, sono giunti in Svizzera sette rappresentanti di tre diversi fornitori di banane dall'America Latina che coltivano e raccolgono la loro frutta secondo gli standard Fairtrade di Max Havelaar. Da circa 20 anni l'associazione dei piccoli coltivatori fornisce i propri frutti a Coop.



"Non avevamo mai sperimentato una collaborazione tanto duratura e all'insegna della fiducia" dichiara Fabiola del Rosario. Per lei e per gli oltre 120 agricoltori della cooperativa, le banane rappresentano più di un prodotto dal prezzo negoziabile, contrariamente a molti acquirenti delle grandi catene commerciali.

"Le banane sono per noi qualcosa molto importante, in cui riversiamo grande passione e impegno - afferma - E Coop ne è consapevole". Attualmente El Guabo è il principale fornitore di banane Fairtrade: ogni anno, la cooperativa invia 7.060 tonnellate a Coop in suolo elvetico.



La salvezza: FairTrade
Anche Florentina Beita è soddisfatta del buon rapporto tra produttore e commerciante. La 53enne lavora ormai da quasi 30 anni presso la cooperativa Coobana di Panama. "Prima eravamo alla mercé di grandi aziende che ci imponevano contratti capestro - afferma questa simpatica donna che è passata da bracciante stagionale al ruolo di co-direttrice della cooperativa - Nel 2007 eravamo prossimi alla bancarotta; come ultima risorsa, abbiamo convertito la nostra coltivazione al Fairtrade".

Da allora, la cooperativa, cui aderiscono 235 agricoltori, è rinata: "Invece che in baracche di lamiera ondulata, ora viviamo in case di pietra; e i nostri figli non muoiono più come mosche, appena nati. Possiamo contare su molte iniziative di formazione e perfezionamento e far proseguire i nostri figli negli studi, addirittura fino all'università - racconta - Non ce l'avremmo fatta senza Coop, che acquista presso di noi un quantitativo garantito di banane a prezzo fisso e paga un contributo FairTrade: è una bella sicurezza".

Ma per una volta in Svizzera non sono arrivate solo le banane, ma anche le donne e gli uomini responsabili della relativa coltivazione in America Latina. Presso il Centro di maturazione delle banane di proprietà di Coop a Kaiseraugst AG, hanno potuto osservare come le banane vengono risvegliate dal loro letargo in grandi locali di maturazione con l'ausilio dell'etilene, gas presente anche in natura, e nel giro di neanche una settimana assumono il loro bel colore giallo dorato.

Fabiola del Rosario si stupisce: "Ma allora gli europei sono davvero un po' pazzi, perché da noi le banane non riescono a maturare così in fretta.
Data di pubblicazione: