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I belgi acquistano meno frutta e verdura, ma spendono di piu'

In un sostanzioso rapporto intitolato "Cibo per la mente" il governo fiammingo ha condotto delle ricerche sulla catena alimentare della regione. Il rapporto parla anche del settore della frutta e verdura. In esso si è preso in considerazione solo il mercato belga. I flussi di import ed export sono stati ignorati.

I consumatori belgi chiaramente preferiscono la frutta e verdura fresca. Circa il 70% della spesa per la frutta e verdura è stato impiegato per l'acquisto di prodotti freschi. Per il 30% degli acquisti, i belgi hanno pagato di più per i prodotti trasformati. La spesa per la frutta e verdura è solo una piccola parte della spesa totale. Nel 2014 i consumatori belgi hanno speso in media il 2,3% del loro budget totale per l'acquisto di frutta e verdura. La categoria rappresenta fino al 15,6% delle spese per alimenti e bevande.



I pomodori al primo posto
Se si prendono in considerazione le verdure, l'utilizzo domestico ha mostrato un'oscillazione intorno ai 41 kg negli ultimi anni. La spesa destinata alle verdure fresche è aumentata da 83,70 euro nel 2008 a 95,90 euro nel 2015. Per quanto riguarda le verdure trasformate è visibile una tendenza al ribasso nei volumi, sia per i prodotti surgelati sia per quelli in scatola. Le spese per le verdure surgelate sono diminuite dal 2008. Le spese per i prodotti in scatola, tuttavia, sono rimaste stabili.

Di tutti questi euro spesi in verdure fresche, la quota maggiore è stata dedicata ai pomodori. In media per i pomodori sono stati spesi 16,50 euro. I belgi hanno acquistato 6,2 kg di pomodori prodotti in serra. L'indivia e il peperone completano le prime tre posizioni dei prodotti per cui è stato speso più denaro. Tuttavia, i primi tre prodotti sono diversi in termini di volume. In questo caso carote e cipolle vanno ad aggiungersi ai pomodori. All'interno della categoria dei pomodori, si vendono bene soprattutto i pomodori a grappolo. Negli ultimi anni anche le specialità hanno avuto una sensibile crescita. La quota di volume di questi pomodori è del 18% e le specialità rappresentano il 36% del valore. Tutto ciò va a discapito dei pomodori sfusi, che nel 2008 rappresentavano la metà del volume nel 2008, ma al momento arrivano solo a un terzo.

La Pink Lady guadagna terreno
In media i belgi consumano più frutta e verdura. Una media di 50,1 kg di frutta fresca va a finire nel carrello della spesa. La frutta in scatola va decisamente meno bene, con 1,2 kg in media. Per entrambe le categorie, il consumo sta mostrando un declino. Il volume di frutta fresca pro capite è diminuito da 56 kg nel 2008 a 50 kg nel 2015. Una tendenza simile si può notare per la frutta in scatola. Anche se il volume è diminuito, i belgi hanno speso di più per l'acquisto della frutta fresca. Nel 2008 la spesa media è stata di 117,60 euro, nel 2015, invece, è stata di 120,50 euro.

I tre prodotti principali acquistati più spesso sono mele, arance e banane. All'interno della categoria delle mele, le Jonagold sono senza dubbio le prime sul mercato, anche se la quota di mercato è sotto pressione. Le mele hanno una quota del 45% in termini di volume e del 34% in termini di spesa. La Pink Lady sta guadagnando terreno rispetto a Jonagold, Golden Delicious e Granny Smith. Dal 2008 i belgi acquistano il doppio delle mele Pink Lady, portando la quota di mercato al 12% in termini di volume. Il prezzo più elevato realizzato per questa mela può essere notato nella quota di spesa. Le Pink Lady rappresentano il 22% della spesa. Il successo della mela ha avuto un effetto negativo sul settore fiammingo delle mele, dove questa varietà non viene coltivata.

Le Fiandre sono l'orto del Belgio
Non è una sorpresa che la maggior parte delle aziende di trasformazione si trovino nelle zone in cui viene coltivata molta frutta e verdura. Nei campi intorno a Roeselare si coltivano molte verdure e lì si possono trovare anche aziende di di surgelazione. Nel triangolo Hielt-Winge, Hoeselt e Sint-Truiden, dove si concentra la coltivazione della frutta, si trovano molte società di trasformazione della frutta. Vicino a questi produttori ci sono anche delle aste ortofrutticole.

Le Fiandre sono l'orto del Belgio. La regione rappresenta l'88% delle vendite totali, e il 91% delle vendite di frutta. Per quanto riguarda la coltivazione di verdure in serra si arriva anche al 99%. Nel 2015 le Fiandre avevano 5.737 società ortofrutticole, di cui 2.309 sono specializzate nella coltivazione della frutta e verdura. Insieme, queste società rappresentano il 10% delle società agricole e orticole delle Fiandre. La quota di gran lunga maggiore delle aziende è attiva nella coltivazione delle verdure (64%), il restante 36% è specializzato nella coltivazione della frutta. Tuttavia, il numero di aziende nel settore sta diminuendo. Nel 2005 erano quasi 4.000 le aziende specializzate. Nel 2015 questo numero si è quasi dimezzato.

Crescita di scala
La superficie coltivata di tutte queste aziende ammonta a 45.548 ettari. Si tratta di circa il 7,5% della superficie totale delle Fiandre. Le aziende specializzate rappresentano 23.107 ettari, sul 63% dei quali si coltivano ortaggi, mentre il 37% è dedicato alla coltivazione della frutta. L'area di questi professionisti mostra una tendenza di crescita: un'azienda che nel 2005 aveva in media quasi 6 ettari, nel 2015 è arrivata a 10 ettari.

Nonostante il settore della frutta e verdura ammonti solo al 7,5% della superficie totale agricola nelle Fiandre, esso ne rappresenta il 20% del valore. Vale a dire 1,1 miliardi di euro. Con un'ulteriore suddivisione, 683 milioni di euro derivano dalla produzione di verdure. All'interno di questo comparto, pomodori, porri, funghi, indivia e lattuga insieme rappresentano il 59% del valore. I restanti 421 milioni di euro arrivano dalla coltivazione della frutta. In questo settore, mele, pere e fragole insieme rappresentano l'87% del valore.

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: