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di Alessandra Ravaioli, in collaborazione con Talk Walker

Echi dal web: tutti pazzi per i microgreen

Si sente sempre più spesso parlare di microgreen, in Italia, tra gli addetti ai lavori e se ne parla in chiave tecnica, valutandone le opportunità di sviluppo. Ma da uno sguardo più attento a ciò che accade all'estero, in effetti dovremmo prestare ancora più attenzione a questo fenomeno alimentare, letteralmente esploso in molti paesi del mondo.

Le citazioni rilevate da Talkwalker questa settimana sui microgreen raggiungono la portata record di 607,6 miliardi!

Un interesse eccezionale che si rileva soprattutto negli USA, seguiti dall'Italia ma anche Ucraina, Turchia, Messico, Australia e, per l'Europa, in Belgio.



Se ne parla nel mondo soprattutto per le straordinarie caratteristiche nutrizionali e salutistiche di questi prodotti che vengono citati continuamente dagli influencer del cibo soprattutto su Instagram, Twitter.

Cito la pagina instagram di una delle influencer americane più seguite, Alifebalanced nella quale si trova una spiegazione dettagliata ed efficace dei microgreen: "Una piccola pianta edibile più vecchia di un germoglio ma più giovane di una pianta adulta. I microgreen si raccolgono dopo la formazione delle prime foglie vere. Sono più piccoli delle salad green e possono essere prodotti da qualsiasi pianta come il basilico, broccoli, cavolfiori, bietola, kale, ravanelli e tanto altro. Nonostante le dimensioni ridotte, i microgreen hanno sapore intenso, colori vivaci e consistenza croccante. Possono essere serviti come ingredienti di insalate miste o come singola pietanza".

Alcuni studi hanno evidenziato che molti microgreen come cavolo rosso, broccoli e ravanelli contengono il 40% in più di nutrienti rispetto alla pianta adulta. Contengono alti livelli di vitamina C, Vitamina E, Vitamina K e beta carotene.

Un'ottima presentazione per questi sorprendenti nuovi prodotti che trovano spazio in numerosissime citazioni web di tipo gastronomico ma anche in presentazioni dedicate a prototipi di "Garden Wall" per coltivarli praticamente ovunque.

Cito tra i tanti la presentazione su Instagram di grow_a_seeds, un nuovo prototipo americano per produrre microgreen in casa.

Ma la febbre dei microgreen non è scoppiata solo negli USA: cito un'altra interessante pagina Instagram www.instagram.com/lalmicrofarm/ dalla Turchia in cui è ben evidente la crescente affermazione di questa novità.

Per l'Italia, merita una citazione particolare l'azienda Vivo Microorto, unica italiana sul web, questa settimana, in relazione all'argomento microgreen che saranno in grande evidenza a Macfrut.

I media più coinvolti nelle conversazioni sui microgreen sono Instagram e twitter seguiti a distanza da notizie on line e blog.



A proposito di notizie online, uno degli articoli più interessanti della settimana dedicato a questi temi proviene dalla testata americana Food Service (fesmag.com/news/14644-trends-hyper-local-foodt) e parla della nuova tendenza dell'Iper Local Food, un trend che va di pari passo con lo sviluppo di forme di coltivazione tipo i microgreen e che va oltre il Km zero per raggiungere una produzione realizzata direttamente nei ristoranti.



L'iper local food è considerato il trend numero uno dall'Associazione Nazionale dei Ristoratori e si realizza in diverse modalità, prima fra tutte la realizzazione nel locale di piccoli giardini di microgreen predisposti in spazi ricavati in cucina, sotto lampade per l'accrescimento o in mobili verticali salvaspazio o in più costosi ed elaborati giardini esterni realizzati anche sulle terrazze dei locali.

 

E' evidente che siamo di fronte a un nuovo fenomeno di grande tendenza, che in molti paesi è già una realtà e che in Italia sta per arrivare. I primi che arrivano vincono su tutti.

Contatti:
RP CIRCUITI MULTIMEDIA SAS
Alessandra Ravaioli
Web: www.rpciruiti.it
Data di pubblicazione: