Aglio in produzione.
"In Italia c'è stato un incremento nella produzione. Bisogna comunque precisare che le previsioni non sono rosee per quanto concerne le quotazioni - afferma Antonio - l'andamento dei prezzi delle ultime settimane non lascia presagire nulla di cui poter andare allegri. I prezzi rilevati in Campania in queste ore sono di circa 0,30 euro/kg per prodotto fresco, cavato e caricato".
La situazione delle quantità di prodotto in coltura sono allarmanti per l'eccesso di superficie coltivata rispetto agli ultimi due-tre anni e, a tal proposito, Antonio fa un analisi per Paese.
"In Argentina, la campagna di commercializzazione è alla fine, con prezzi che man mano si sono ridimensionati dagli iniziali 30-35 dollari a cassa da 10 kg ai più realistici 23-25 dollari. E' comunque in atto una campagna di sensibilizzazione da parte dei produttori che, trovandosi nella fase di programmazione della semina, hanno coinvolto l'amministrazione pubblica argentina e brasiliana, in quanto maggiore mercato di esportazione, per condannare e prevenire la frode nell'importazione di aglio dalla Cina verso il Brasile".
"In Cina il raccolto è alle porte, l'andamento climatico è stato positivo e lo è tuttora e si stima una produzione di circa il 30% in più rispetto agli ultimi due anni. Da considerare - sottolinea Antonio - che questo aumento significa un eccesso produttivo, grande approssimativamente quanto quello europeo. Si pensa che le eccessive quantità scoraggino la speculazione, che purtroppo in questo Paese è sempre in agguato e tende a falsare l'andamento del mercato".
"In Spagna, la nuova campagna inizia con una certa carenza di magazzino riferita al prodotto della precedente annata. I grandi produttori sono davvero senza eccedenze di aglio della precedente stagione, però c'è una certa percentuale di piccoli-medi commercianti che dispongono ancora di scorte e che cercano di vendere sui mercati europei, inclusi i nostri mercati italiani. Anche la Spagna avrà una produzione maggiore rispetto a quella dello scorso anno, intorno al 15% in più; il che purtroppo in presenza dell'eccesso produttivo della Cina risulterà nocivo per i prezzi. Possiamo già prevedere il 30-40% circa in meno rispetto allo scorso anno".
Anche negli altri Paesi Europei tradizionalmente produttori di aglio si rileva un incremento nella produzione.
Concludendo, Antonio dichiara: "E' possibile che inizialmente per il prodotto di nuova produzione, secco, in giugno si possano spuntare i prezzi migliori di tutta la campagna, ma in seguito la realtà e il peso della maggiore produzione si farà sentire, con quotazioni che dovranno sensibilmente calare durante agosto e settembre. Per di più, bisognerà fare i conti anche con l'andamento climatico delle prossime due-tre settimane: tutti speriamo che non si registrino piogge nelle varie zone produttive in modo da poter aspirare a un prodotto di qualità".
Contatti:
Antonio Tuccillo
Agrimpex Farming Srl
S.P. Caivano - Cancello
Contrada Sannereto
80011 Acerra (Napoli)
Cell.: (+39) 335 7746265
Email: import@agrimpexfarming.it
Web: www.agrimpexfarming.it