Mercato delle patate a due facce. Il prodotto manca, però c'è un certo attendismo e sulla piazza si rischia di trovare tuberi di bassa qualità perché il top di gamma viene tenuto in magazzino, attendendo continui rialzi.
"Nei mercati, in questi giorni - spiega Alberto Zambon, presidente della Patata di Bologna Dop - si trova un po' di tutto. Occorre fare attenzione alla seconda categoria che qualcuno cerca di spacciare come prima. Si tratta di pochi casi, ma ci sono. Il prodotto di prima qualità spunta prezzi buoni e i produttori possono ritenersi soddisfatti".
Ciò che conta è distinguersi e la Patata di Bologna Dop può fregiarsi del marchio di riconoscimento e quindi è facilmente distinguibile nei mercati. Le performance della Primura, la varietà ammessa nella Dop, è in crescita. Ciò che emerge analizzando i dati è un aumento dei volumi di vendita: si è passati dalle 5.240 tonnellate della stagione 2015/16, alle 7.380 ton della campagna 2016/17, per arrivare alle 9.430 ton dell'annata 2017/18.
Di questi risultati, il presidente è particolarmente soddisfatto. "Registriamo un aumento di circa 2.000 ton/anno, conseguenza in particolare di alcuni aspetti: un'attività di promozione efficace, con il supporto di una campagna di comunicazione in linea con i valori del Consorzio e con l'utilizzo sapiente dei social media, ma anche e soprattutto il crescente apprezzamento della Primura da parte del consumatore, che evidenzia un processo di fidelizzazione in corso e una qualità percepita della Patata di Bologna Dop particolarmente elevata".
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