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Monitoraggio dei residui sul fico d'India Nopal coltivato in Messico

La presenza di residui di antiparassitari nei prodotti ortofrutticoli, a seguito dell'applicazione inappropriata in alcuni casi, costituisce un rischio per la salute della popolazione esposta. In Messico, la norma ufficiale, NOM-003-STPS-1999, consente solo l'uso di pesticidi presenti nel registro fitosanitario, la commissione nazionale responsabile per il controllo del processo e l'uso di insetticidi e sostanze tossiche raccomanda le dosi d'impiego e le colture autorizzate.

Nonostante ciò, è ancora comune trovare residui di pesticidi in alcuni prodotti vegetali. In un'indagine condotta da ricercatori dell'Università Autonoma dello Stato di Morelos (Messico) sono stati rilevati: Clorpirifos, Dimetomorf, Malathion, Ometoato, Carbendazim e Imidacloprid su fico d'India Nopal.

Lo studio è stato condotto in due centri di raccolta (magazzino San José di Tlayacapan e  magazzino La Espina Verde SPR de RL di Tlalnepantla) situati nello stato di Morelos. Il primo ritira la frutta da produttori accreditati all'uso corretto e gestione di agrofarmaci, mentre il secondo ritira il prodotto da produttori non certificati. In totale sono stati prelevati 60 campioni, 30 per ciascun centro di raccolta, per un periodo di 10 mesi.

Per determinare i residui di pesticidi, è stata utilizzata la metodologia analitica, secondo la guida SANTE / 11945/2015; in un laboratorio accreditato dall'Ente di Accreditamento Messicano A.C. secondo la norma NMX-EC-17025-IMNC-2006. La procedura per estrarre gli analiti è stata eseguita utilizzando il metodo QuEChERS, pensato per l'analisi multiresiduale dei pesticidi.

La più alta concentrazione di pesticidi rilevata nei campioni prelevati nel centro di raccolta non certificato era per Clorpirifos 0,309 mg/kg, Dimetomorf 0,029 mg/kg, Malathion 0,155 mg/kg, Ometoato 0,032 mg/kg, Carbendazim 0,090 mg/kg e Imidacloprid 0,058 mg/kg, per tutte queste sostanze il Limite Massimo di Residuo (MRL) è di 0,01. Il 30% dei campioni analizzati mostrava residui di pesticidi; i più frequenti erano quelli con Carbendazim. I risultati per l'assunzione giornaliera stimata (EDI) sono oscillati tra 6,5 × 10-5 e 1,3 × 10-4 mg/kg di peso corporeo per il Nopal.

"In linea di principio, si può concludere che il consumo di Nopal con residui di pesticidi non rappresenta alcun rischio tossicologico per la salute umana, tuttavia, il rischio non può essere escluso a causa dell'assunzione di altri ortaggi e frutta coltivati nella Repubblica Messicana, che probabilmente presentano residui di pesticidi, che insieme aumenterebbero i potenziali rischi per la salute umana", concludono i ricercatori.

Fonte: Irene Iliana Ramírez-Bustos, Víctor López-Martínez, Porfirio Juarez-Lopez, Irán Alía-Tejacal, Dagoberto Guillén-Sánchez, Hugo Saldarriaga-Noreña, Ismael León-Rivera, 'Monitoring of Pesticides in the Cultivation of Nopal Vegetable (Opuntia ficus-indica (L.)) Mill, Morelos, México', 2018, Agriculture, Vol. 8, 174, doi:10.3390.