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Situazione poco chiara per le uve peruviane dirette in Europa

La domanda di uve brasiliane sta cominciando a migliorare. "La situazione era tranquilla per via delle uve europee ancora presenti sul mercato, ma i rivenditori che ancora non hanno effettuato la transizione, la stanno facendo ora. Questo è dovuto al rapido declino della qualità del prodotto europeo. Il Brasile sta inviando buoni volumi in Europa, più degli ultimi anni. Per il Perù aleggia una certa incertezza. Girano voci che questa nazione invierà grandi volumi di uve (bianche senza semi) in Europa, ora che gli Stati Uniti hanno sufficienti quantità di produzione propria.

La domanda è: quanto ne invieranno e che tipo di effetto si avrà a gennaio, in particolare? Normalmente il Perù non è presente a inizio d'anno sul mercato europeo perché non vuole competere con il Sudafrica per quanto concerne le uve bianche, ma ora non è più così sicuro". A sostenerlo è Rob Euser di Capespan Continent.

"Nella provincia sudafricana di Transvaal questa settimana sono stati raccolti e confezionati i primi volumi molto limitati di uve. Ci aspettiamo di avviare la raccolta nelle nostre aziende agricole in Namibia dalla fine della 46ma settimana o ad inizio della 47ma - ha detto Rob - Nella 48ma prevediamo di inviare le prime uve per via marittima. Per come si presentano ora le cose, passeremo alla produzione sudafricana nella 50ma settimana. Quest'anno siamo in anticipo di circa una settimana rispetto al solito".

Le uve bianche senza semi provenienti dalle zone precoci a nord e in Namibia arriveranno nel nuovo anno (sesta o settima settimana del 2019). "Il che va bene, perché l'India negli ultimi anni ha cominciato a giocare un ruolo sempre più dominante sul mercato dell'uva. Nelle regioni tardive intorno al fiume Hex, i volumi di uve bianche sono limitati. La disponibilità consiste in prevalenza di uve Thompson e Regal. Assistiamo a una diminuzione annuale dei quantitativi, perché queste varietà non stanno performando molto bene in questa regione. La tendenza che vede il passaggio all'India avvenire dopo le settimana 7-8-9 continuerà. Per quanto riguarda le uve colorate, si continuerà fino alla settimana 17-18".

Le uve bianche senza semi continuano a dominare
"Attualmente il Perù sta inviando grandi volumi di uve per via marittima, ma queste non sono molto interessanti. Tali quantitativi vanno a colmare il gap tra Brasile e Sudafrica. Il Perù dispone prevalentemente di uve Thompson e Sugraone, mentre il Sudafrica si concentra maggiormente sullo sviluppo e nel periodo precoce dispone di uve Early Sweet e Prime".

"Le uve Thompson e Sugraone sudafricane arriveranno più tardi, ma tali volumi stanno diminuendo - ha continuato Rob - Stiamo notando che le uve rosse senza semi sonin aumento a livello globale. I sudafricani stanno piantando anche molte uve nere senza semi. Per quanto riguarda il mercato europeo, la quota di uve bianche senza semi è ancora dominante, ma le uve rosse e nere stanno guadagnando una quota sempre più grande".

Problemi di risorse idriche
Contro ogni probabilità il Sudafrica ha avuto una stagione abbastanza buona l'anno scorso. A causa dei problemi idrici ci si aspettava che la campagna terminasse prima, ma si è riusciti a continuare fino alla settimana 18-19. Questo ha messo i prezzi un po' sotto pressione verso la fine della stagione.

"La carenza idrica ha comunque avuto delle conseguenze, ma gli sviluppi dei prezzi sono stati molto stabili, una cosa piuttosto rara per il Sudafrica. Le quotazioni si sono mantenute stabili e su un livello molto accettabile. Attualmente la situazione idrica è nettamente migliorata e le aspettative sulla disponibilità di prodotto sono positive".

"Da una parte stiamo notando un incremento nei volumi dovuto a nuove piantagioni e una buona allegagione dei frutti. Dall'altra, i prezzi per l'uva sultanina sono alti al momento, perciò quella parte dei frutti non viene preparata per essere uva da tavola. In ogni caso, le aspettative sono positive al momento. La sola domanda che resta è qual è l'entità dei danni subiti dalle piante a causa della siccità dell'anno scorso. Non sappiamo ancora se ciò avrà degli effetti sulla qualità della frutta, è ancora troppo presto per dirlo".

"Nella storia dell'uva, l'Europa rientra tra i diversi mercati di vendita. Se si osserva la nostra produzione di uva sudafricana, siamo l'unico player sul mercato globale, ma l'Europa dovrebbe stare attenta che gli altri comincino a inviare uve a loro volta. Si rischierebbe di minare l'affidabilità e la qualità del prodotto. Noi di Capespan cerchiamo continuamente delle opzioni per accorciare la nostra catena di fornitura e facilitare la relazione tra i diversi produttori e gli acquirenti. Ciò è necessario per eliminare costi inutili - ha concluso Rob - e per essere più competitivi possibile sul mercato globale".

Per maggiori informazioni:
Rob Euser
Capespan Continent 
Atlantic House 
Noorderlaan 147
2030 Antwerp, Belgio
Tel.: +32 35 46 09 26
Fax: +32 486 40 03 58
Email: rob.euser@capespan.eu
Web: www.capespan.com

Data di pubblicazione: