Come previsto, per prevenire la potenziale perdita di competitività, le autorità ecuadoriane hanno optato per un leggero incremento del prezzo ufficiale delle banane per il 2019. Nel prossimo anno, una cassetta di banane avrà un prezzo minimo di 6,30 dollari (5,53 euro), un mero incremento di 0,10 dollari (0,09 euro) rispetto al 2018.
Tuttavia, questo aumento non è l'unico che l'industria sta affrontando. La crescita più significativa sembra essere quella relativa al costo di spedizione, poiché il prezzo del petrolio continua a salire.
Patrick Pouyanne, amministratore delegato della Total, ha parlato in un'intervista a Bloomberg lo scorso settembre della possibilità che il prezzo al barile arrivi a 100 dollari. Le interruzioni nell'approvvigionamento da Iran, Venezuela e Libia e il tempo di cui l'Arabia Saudita necessita per incrementare la sua produzione rimangono le ragioni principali alla base dell'aumento.
Se aggiungiamo i cambiamenti delle normative sul consumo della benzina, come la riduzione delle emissioni dell'ossido di zolfo, nonché la sempre maggiore trasformazione del mercato dei trasporti marittimi in un oligopolio, il basso costo dei trasporti del 2017 e dell'inizio del 2018 rimarrà, almeno per adesso, un ricordo del passato.
L'altro aumento è previsto a causa del costo del cartone, il quale è un fattore significativo se si considera che rappresenta il 75% del costo totale dei materiali usati per imballare. La domanda per la cellulosa come sostituto della plastica e i suoi costi di produzione (come di trasporto) continuano a crescere.
Concludendo, il prezzo spot della frutta è salito fino alla 41ma settimana, ed è rimasto sopra il prezzo ufficiale per una percentuale compresa tra il 5 e il 10%. "Nonostante sia stato più basso rispetto al prezzo spot medio nel 2017, vedremo se nelle ultime settimane dell'anno si alzerà, poiché non ci sono indicatori di un'eccedenza di banane in tutto il mondo. Con il consumo globale del frutto in crescita, una situazione simile può essere prevista per tutto il 2019.
In un tale periodo di incertezza, la strategia di Freskita® è quella di continuare a rafforzare le partnership a lungo termine, mediante forniture sotto contratto, con clienti che hanno una forte presenza nel mercato. "L'obiettivo finale è di raggiungere il cliente con il livello di servizio e qualità più alto possibile".
"Stiamo concludendo il 2018 con una crescita in volume superiore alle aspettative, più alto del 200% rispetto al 2017. Siamo ottimisti riguardo ai prossimi 12 mesi e abbiamo già iniziato ad assicurarci una quantità importante di frutta certificata GlobalGAP e, per la prima volta, Rainforest".
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Gaetano Leone
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