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Andreas Allenspach

Il punto sul retail ortofrutticolo con il responsabile di Coop Svizzera

Per molte settimane è stato come se l'estate si rifiutasse di terminare, in Svizzera. "Una situazione veramente insolita: non ci sono mai state prima d'ora così tante susine, mele e pere nei frutteti. Tutto ciò sta seriamente avendo un impatto sul fatturato dei supermercati". A dichiararlo è Andreas Allenspach, direttore di categoria per i supermercati Coop Svizzera. Secondo lui, il clima secco non ha gravi conseguenze a livello qualitativo. "La qualità è ottima. Tuttavia, resta da vedere come mele e pere si conserveranno fino alla primavera e se saranno sufficientemente resistenti da durare fino alla fine della stagione. Normalmente la Svizzera ha a disposizione una produzione domestica sufficiente, in particolare per quanto riguarda le mele, ma nessuno ha idea di cosa aspettarsi per la prossima primavera".

Andreas ha lavorato in passato nel settore olandese del commercio di prodotti ortofrutticoli freschi per oltre 3 anni e mezzo. Il primo dicembre del 2014 è tornato in patria. L'anno scorso, Coop Svizzera ha presentato un nuovo concept per il reparto dei prodotti ortofrutticoli freschi che è ora in fase di implementazione in tutte le filiali. "Sono molto soddisfatto di come ciò sia stato accolto dai nostri clienti. Grazie a linee pulite e a un aspetto naturale e sostenibile degli scaffali, siamo riusciti a incrementare il fatturato del 2%".

All'interno del commercio al dettaglio svizzero, Migros e Coop Svizzera sono state le due catene di supermercati più importanti per anni, ma le cosiddette formule discount sono in aumento. "Aldi e soprattutto Lidl vanno bene in Svizzera, sebbene ancora su scala piuttosto ridotta". Tuttavia, secondo lui la competizione maggiore continua ad arrivare dagli Svizzeri che nel fine settimana vanno a fare la spesa nei supermercati tedeschi e francesi. "Tale quota è su un livello alto e stabile. Ma il fatto che il franco svizzero non sia forte come un anno fa va a nostro vantaggio".

Da molti anni, Coop Svizzera dispone di un ampio assortimento di prodotti biologici. Quest'anno il rivenditore celebra il 25esimo anniversario del suo marchio di proprietà Naturaplan, con azioni e promozioni. "Gli Svizzeri si preoccupano molto di natura e sostenibilità. L'anno scorso, il nostro fatturato biologico è aumentato del 15% e, in totale, il 22% dei nostri prodotti ortofrutticoli freschi è biologico - ha spiegato Andreas - Questa quota così alta è senza dubbio dovuta anche al reddito medio piuttosto elevato, in Svizzera, che permette a più persone di acquistare prodotti che hanno prezzi maggiori".

A livello di produzione, i piccoli frutti in particolare sono una categoria a crescita rapida. Secondo il category manager: "Molti produttori svizzeri stanno espandendo la loro superficie coltivata e i mirtilli sono il prodotto che mostra la crescita più rapida". Anche il cambiamento climatico sta generando la comparsa di novità sul mercato. "Quest'anno siamo rimasti sorpresi dai primi alchechengi peruviani coltivati localmente. La qualità non è ancora buona come il prodotto colombiano, però ho pensato che fosse notevole il semplice fatto che tale produzione fosse divenuta possibile. I clienti considerano molto importante il prodotto locale. Oggigiorno, circa la metà dei nostri prodotti ortofrutticoli freschi è di produzione svizzera. Per quanto riguarda le verdure, si parla del 60% e, per la frutta, del 40% circa".

Il settore svizzero del retail ha familiarità anche con le sfide, tra cui la discussione in ambito di imballaggi figura al primo posto. "Tutti ne parlano e la tendenza generale è che intendiamo sbarazzarci degli imballaggi in plastica, soprattutto per la frutta e verdura biologica. Ecco perché abbiamo condotto una ricerca estensiva con un'Università svizzera per appurare quali varietà di frutta e verdura possono fare a meno degli imballaggi e per quali invece siano necessari alla shelf life". Il rivenditore non è ancora pronto a passare a tecniche come la marchiatura a laser. "Abbiamo effettuato una prova l'anno scorso, ma riteniamo che la macchina non abbia la giusta velocità di esecuzione; inoltre, l'utilizzo energetico di questo macchinario a laser è troppo alto. Ecco perché abbiamo scelto un adesivo come soluzione più sostenibile. Tuttavia, non voglio escludere un futuro utilizzo di questa tecnica".

I residui di agrofarmaci rappresentano una seconda sfida e le organizzazioni ambientaliste stanno attivamente cercando di alzare l'attenzione sul tema. Ogni mese, i media svizzeri riportano un'analisi relativa ai residui. Secondo Andreas, sebbene i limiti di residui (MRL) non vengano superati, in questo caso il settore del retail viene ritenuto responsabile.

Infine, lo spreco alimentare è un altro punto d'attenzione importante tra gli svizzeri. "Coop Svizzera ha cominciato a lavorarci 5 anni fa e abbiamo introdotto il nostro marchio Unique per gli ortofrutticoli dall'aspetto fuori standard. Agrumi, patate e kiwi sono i prodotti principali che vendiamo sotto questo marchio. Quest'anno abbiamo venduto 700 ton di prodotti freschi in questa linea. Esteticamente non saranno belli, ma sono perfettamente commestibili!".

Per maggiori informazioni:
Andreas Allenspach
Coop
Thiersteinerallee 14
4002 Basel

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.

Data di pubblicazione: