Secondo Tozzo, durante l'inverno 2016 la domanda di cachi è stata discreta. "Anche a dicembre, quando è particolarmente difficile, perché sul mercato è ancora presente il prodotto domestico, abbiamo avuto un buon andamento fino alla fine - ha dichiarato - Qui, durante la stagione israeliana, competiamo con la California, la quest'ultima aveva già terminato gran parte del raccolto a metà dicembre e questo ci ha aiutato ad avere un andamento discreto a in quel mese". I prezzi sono rimasti stabili durante tutta la stagione.
Transizione al Sudafrica
Anche se il raccolto promette bene, Tozzo attende con ansia alcuni sviluppi sul fronte delle importazioni, per fare arrivare più velocemente i frutti sudafricani ai clienti. "La frutta sudafricana può entrare negli Stati Uniti solo se è stata sottoposta al trattamento di irradiazione e ciò ha fin qui costituito un grande ostacolo".
Finora la società ha lavorato con impianti di irradiazione dislocati dal Midwest fino all'estremo Sud; è stata una sfida per MOR USA, visto che il suo mercato si trova principalmente nel Nordest. "Così, non abbiamo ancora avuto una campagna statunitense di successo per la frutta sudafricana, a causa dei costi più elevati e del tempo richiesto per trattare la frutta. Ogni anno affiniamo il processo, ma è ancora economicamente svantaggioso, per noi".
Nuove opportunità per il processo di irradiazione
Tuttavia, quest'anno MOR USA sta lavorando con un impianto di irradiazione con sede in New Jersey, che si trova a circa 63 km dal porto. "Questo ci farà risparmiare dai 7 ai 14 giorni di tempo per il trattamento fitosanitario - ha dichiarato Tozzo - E dovrebbe anche permettere l'introduzione di prodotto più fresco sul mercato. Potremo quindi cominciare a commercializzare frutta di qualità migliore e far entrare più persone nella squadra".
Per quanto riguarda i mercati di vendita, Tozzo spiega: "La maggior parte della frutta che abbiamo ricevuto dal Sudafrica è andata principalmente in Canada durante mesi estivi. Si tratta di un'area di vendita diversa, ma anche di una stagione diversa. E' frutta difficile da commercializzare perché nello stesso periodo abbiamo a che fare con drupacee, bacche e tutti i frutti disponibili durante quel periodo dell'anno".
Anche se Tozzo stima che la stagione sudafricana proseguirà fino alla fine di giugno, ritiene che potrebbe protrarsi anche fino ai primi di luglio. "Ma ripeto, si tratta di un periodo difficile, perché c'è molta frutta sul mercato per consumatori e acquirenti, quindi staremo a vedere".
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Gary Tozzo
MOR USA
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