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La bilancia dell'import export ortofrutticolo italiano rimane positiva, ma puo' fare meglio verso la Cina

L'Ufficio Agroalimentare e Vini dell'ICE - Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane, nella figura della dirigente Ines Aronadio, ha fornito alcuni interessanti dati circa l'interscambio ortofrutticolo italiano in occasione della conferenza stampa di presentazione dell'edizione 2017 di Macfrut (cfr. precedente articolo).


Ines Aronadio

Nel 2016, l'interscambio di settore ha raggiunto quasi 10 miliardi di euro. Il saldo tra import ed export rimane attivo (+390 milioni di euro), con le esportazioni concentrate in prevalenza verso i Paesi UE (che contribuiscono per oltre l'80% al fatturato generale).

Il primo mercato di destinazione dell'ortofrutta italiana rimane, di gran lunga, la Germania, con un fatturato di 1,5 mld di euro (in crescita del 5,8%) e una quota superiore al 30%. Seguono come altre principali destinazioni: Francia (500 mln euro e una crescita del 10,1%); Austria (309 mln euro, +8,8%); Regno Unito (278 mln euro, +1,6%); Svizzera (251 mln euro, +5%) e Spagna (209 mln euro, +7,1%).

Proprio quest'ultimo Paese risulta invece il primo fornitore di ortofrutticoli verso l'Italia, benché nel 2016 si sia registrata una flessione del 12%, per complessivi 818 mln di fatturato. L'Italia si rifornisce anche da: Francia (402 mln di euro, +1,1%), Turchia (397 mln di euro, -8,7%); Paesi Bassi (354 mln di euro, +6,3%), USA (318 mln di euro, +2,8%) e Costa Rica (236 mln di euro, +5,1%).

In complesso, l'import ortofrutticolo italiano nell'anno 2016 è risultato leggermente in flessione rispetto al 2015 (-1,4%), per complessivi 4,57 miliardi di euro. L'ortofrutta rimane la seconda voce dell'export agroalimentare italiano (dopo il vino), con un giro d'affari di 4,9 mld di euro, in crescita del 5%.

Il caso della Cina

Negativo risulta invece il saldo della bilancia commerciale tra Italia e Cina, in quanto a interscambio ortofrutticolo. Nel 2016, infatti, il valore delle importazioni in Italia di prodotti ortofrutticoli dalla Rep. Popolare Cinese è stato pari a 132 milioni di euro (-3,8% rispetto al 2015). Di contro, le nostre esportazioni di frutta verso la Cina (prevalentemente kiwi) hanno totalizzato 27 mln di euro, in crescita del 12,8% rispetto al 2015. Il saldo 2016 risulta dunque negativo per 105 mln di euro.



La prossima edizione di Macfrut (Rimini, 10-12 maggio 2017) vedrà proprio la Cina in veste di Paese partner della manifestazione. Non si tratta di una prima volta, anzi: l'Ambasciatore in Italia della Repubblica Popolare Cinese, Li Ruiyu. ha ricordato, sempre in occasione della conferenza stampa, che le imprese cinesi partecipano alla fiera già da 17 anni. Ha sottolineato, inoltre, che il settore agroalimentare è tra i cinque più rilevanti nell'interscambio tra i due Paesi.

L'import di prodotti agroalimentari nella Rep. Popolare Cinese è complessivamente in forte crescita (+29%, per un giro d'affari di 200 mln di dollari); per l'Italia, a beneficiarne sono stati finora olio e vino rosso. La percezione cinese del nostro Paese è quella di un fornitore accurato in termini di qualità, sicurezza alimentare, imballaggio e altre tecnologie agricole.