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L'India e' un buon mercato per le mele belghe ma il Belgio non e' l'unico fornitore

Fino ad ora la stagione delle pomacee è andata meglio dell'anno scorso. "Tuttavia, questo miglioramento ha a che vedere con le carenze registrate in diversi Paesi di produzione. Durante le grandinate registrate alla fine di giugno 2016 - ha dichiarato Tony Derwael della belga Bel'Export - il Belgio ha registrato molti danni alla coltivazione della frutta e, in particolare, il raccolto di mele si è fortemente ridotto. Ecco perché siamo arrivati a ottobre con il 34% circa in meno in stock. Questa situazione ha alleggerito la pressione e le vendite prima di Natale sono state quindi rallentate".

Concorrenza in India
Quest'anno si è aggiunto un nuovo mercato che i belgi hanno accolto a braccia aperte. "Alla fine di gennaio, con oltre un mese di anticipo rispetto all'anno scorso, l'India è arrivata sul mercato come ospite ben gradito. Il primo raccolto di mele Red Prince e Jonagold è stato venduto molto rapidamente. L'India è in cerca di buone varietà di mele rosse e noi possiamo offrirle".

Il Belgio non è l'unico fornitore dell'India. "A causa della competizione con gli Stati Uniti, si registra una pressione ragionevole sul mercato indiano e si teme una fornitura eccessiva. Lo stato di Washington ha nelle scorte il 30% di mele rosse in più in questa stagione. Ecco perché in Belgio si procede al carico del prodotto con molta cautela. Gli USA non sono l'unico competitor sul mercato indiano. Anche la Cina rifornisce il Paese. Abbiamo concorrenti in tutto il mondo, sia in Europa che fuori".

Derwael ha concluso: "Questo dimostra ancora una volta che abbiamo poca influenza sulle mele qui in Belgio, nonostante le nostre scorte siano inferiori del 30%!".

12 milioni di ton di mele
Derwael ha sottolineato che il settore delle pomacee non dovrebbe allarmarsi. "Ma dobbiamo comunque essere realisti. Quest'anno è stato raccolto di meno a causa dell'impatto negativo delle condizioni climatiche in vari Paesi di produzione. Abbiamo avuto un raccolto di circa 12 milioni di tonnellate nei 28 stati UE e con esso abbiamo raggiunto il limite. Si poteva facilmente arrivare a 15 milioni di ton, ma fortunatamente non è successo. La stessa cosa vale per le pere, se tutto fosse andato bene si sarebbe potuto raccogliere molto di più".



Se non si passa all'azione sarà un disastro
Il settore come vede la prossima stagione? Si spera in una riduzione del raccolto in alcuni Paesi? "Potrebbe essere difficile da ammettere, ma se non succederà niente sarà un disastro. Non possiamo vendere un raccolto normale. Abbiamo l'India come nuovo mercato, ma lo stato di Washington non vuole perderlo. Ci sono anche alcuni nuovi mercati che stanno ricevendo volumi reali".

Questo problema si ripresenterà anche la prossima stagione? "Non posso sapere tutto quello che succederà, ma è possibile che un altro importante acquirente sia in pericolo: il Regno Unito. Prevedo che in questa stagione si avvertirà un po' l'effetto della Brexit. Nella prossima stagione potremmo dover pagare delle tasse d'esportazione e questo senza dubbio influenzerà il commercio. Speriamo di poter vendere tutti i nostri volumi nelle prossime stagioni".

Per maggiori informazioni:
Tony Derwael
Bel'Export
Neremstraat 2
3840 Borgloon - Belgio
Tel.: +32 12 440 551
Email: belexport@belexport.com
Web: www.belexport.com

Testo e traduzione FreshPlaza. Tutti i diritti riservati.
Data di pubblicazione: